Il campione di corsa e la pista pedonale
«A Guanzate rischiamo la vita»

Francesco Puppi, argento ai Mondiali, critica il “giro di Veniano” lungo 5 km: «Il tracciato è rovinato, la segnaletica ormai è scomparsa e i veicoli sfiorano gli atleti»

La bella medaglia d’argento individuale al campionato mondiale di lunghe distanze di corsa in montagna è stata “costruita” anche sulle strade di Guanzate, Veniano e Appiano Gentile.

Francesco Puppi, che oltre al secondo posto nell’individuale ha intascato anche il bronzo a squadre e che nel 2017 a Premana è stato campione del mondo, si allena abitualmente sul “mitico giro di Veniano” (un quadrilatero di 5 chilometri attorno al centro sportivo di Guanzate).

Anche se a suo rischio e pericolo. «Voglio lanciare un appello per sensibilizzare e porre l’attenzione sulla sicurezza delle strade dove mi alleno e dove lo fanno tanti altri ragazzi che come me, corrono», dice il guanzatese (27 anni) che è uno dei più forti atleti al mondo nella corsa in montagna.

Come ha dimostrato sabato scorso a Villa La Angostura, nella Patagonia argentina, con il bellissimo duello sui 42 chilometri del percorso iridato con lo statunitense Jim Walmsley. «Mi riferisco in particolare al “giro di Veniano”, un tracciato di 5.000 metri che si snoda tra Guanzate, Veniano e Appiano, attorno al centro sportivo guanzatese» dice Puppi.

E aggiunge: «In buona parte di questo percorso, di fianco alla strada provinciale, dovrebbe esistere una pista ciclabile, che però è stata praticamente cancellata dall’incuria, dalla mancanza di manutenzione e dal traffico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA