Il funerale di papa Ratzinger: il cardinale Cantoni in Vaticano

Diocesi Tra i comaschi ci saranno anche don Daniele Andreani e don Valerio Livio

Alle 9,30 di giovedì sul sagrato della basilica di San Pietro, l mondo dà l’ultimo saluto a Papa Benedetto XVI. La cerimonia è presieduta dal Santo Padre Francesco e concelebrata anche dal vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, che ha raggiunto Roma nella serata di ieri. Parteciperà seguendo la cerimonia in piazza San Pietro anche un gruppo eterogeneo di una cinquantina di persone provenienti da tutta la diocesi.

Tra i sacerdoti del territorio presenti a Roma don Daniele Andreani parroco di Lomazzo, e don Valerio Livio, originario di Portichetto e oggi parroco in Valcuvia, nell’alto Varesotto. Già dall’altro ieri un flusso ininterrotto di persone si è diretto a San Pietro per rendere omaggio e pregare per Benedetto XVI. La coda per accedere ieri pomeriggio arrivava ai tre varchi posti ai limiti della piazza e ha continuato ad allungarsi in serata.

Ognuno partecipa con una propria motivazione, come la gratitudine verso Benedetto XVI, la partecipazione a un evento di portata storica o semplicemente per vedere e condividere sui social un momento particolare come il funerale di un Papa. In basilica si entrava in modo ordinato, c’era un clima raccolto e rispettoso, dedicato alla preghiera. La messa è stata celebrata ogni ora, e don Andreani ne ha concelebrata una ieri.

Potranno concelebrare le esequie con il Santo Padre i Patriarchi e i Cardinali, tra cui anche Oscar Cantoni, che si ritrovano con anticipo nella cappella di San Sebastiano e portano con sé la mitra bianca damascata, il copricapo solenne della Chiesa cattolica che rappresenta lo splendore della santità incarnata dal vescovo. «Lo ricordo nei vari incontri personali vissuti con lui - ha detto il cardinale Cantoni martedì sera, durante la messa celebrata in duomo a Como nel ricordo di Benedetto XVI - Fu proprio la conferenza episcopale lombarda ad essere ricevuta da lui per ultima, pochi giorni prima del suo trasferimento a Castel Gandolfo. Dotato di una gentilezza squisita, unita a tenerezza, era capace di concentrare la sua attenzione con la persona che aveva di fronte come fosse l’unica, con una cordialità di rapporto veramente sorprendente. Nell’ultimo incontro, il giorno del concistoro, lo scorso 27 agosto, completamente afono si è limitato a parlare con gli occhi ai suoi nuovi cardinali, incoraggiandoli e offrendo loro la sua benedizione. Un momento davvero indimenticabile».

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