Il missile e la grotta: la guerra in Ucraina entra anche nel presepe

Albiolo I tragici eventi bellici trovano spazio nella natività della chiesa parrocchiale Beata Vergine Annunciata

La guerra in Ucraina è il tema portante del presepe realizzato nella chiesa parrocchiale Beata Vergine Annunciata, ad Albiolo, e che i fedeli hanno potuto ammirare nella metta di notte di Natale.

L’opera vuole essere un segnale di pace e di speranza per il popolo ucraino con l’augurio che questa violenta aggressione possa finire presto. Il presepe allestito in chiesa propone quest’anno ancora un grande tema di attualità: la guerra in Ucraina. E’ ormai da tantissimi anni che nella chiesa di Albiolo il presepe presenta dei grossi temi facendo riflettere i fedeli.

Un anno ha affrontato quello dei migranti che arrivavano nei porti italiani con i barconi, un altro anno quello della “cultura dello scarto”.

In una società come quella odierna, una società dell’usa e getta co il rischio di “fare senza Gesù” o, meglio ancora, di usare Gesù come “oggetto” da scartare e utilizzare solo quando ci fa comodo. Il presepe di quest’anno richiama il desiderio della pace, della vera pace, quella tra ogni uomo, ogni nazione. La pace che solo Dio può dare, lui che è fonte di gioia, amore vero, profonda pace con soluzione.

La natività di Gesù Bambino con San Giuseppe e la Madonna è stata posta in un ambiente che rispecchia la distruzione che regna sovrana in Ucraina: in primo piano si vedono costruzioni distrutte e anche grandi bombe che hanno flagellato il territorio.

Con la rappresentazione degli edifici distrutti in Ucraina e delle bombe esplose sul territorio la riflessione degli autori del presepe è che «tocca a noi essere veri costruttori di pace, incominciando dalle piccole cose, in famiglia, a scuola, al lavoro… E allora forse. Sarà veramente un Santo Natale per tutti, un Natale di gioia e di vera pace perché Gesù nasce, anche oggi, per ciascuno di noi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA