Il parroco chiede più cura per Sant’Anna
«Bella la chiesa, ma fuori c’è il degrado»

Bulgarograsso, è stata ristrutturata dopo la rovinosa frana che l’aveva danneggiata. Il vicesindaco raccoglie l’invito: «Saranno potenziati i controlli nella zona adiacente»

Dopo un anno e mezzo dal crollo, ha riaperto la chiesetta di Sant’Anna. Domenica sera, numerosi fedeli hanno partecipato alla processione con la statua di Sant’Anna per ricollocarla nella sua nicchia, dopo essere rimasta in chiesa parrocchiale dal gennaio 2014, quando un muro portante della vicina cascina franò sulla chiesetta, danneggiandola.

Terminati i lavori di restauro, domenica l’edificio di culto ristrutturato è stato benedetto, al pari della statua, e riaperto al culto.

Il parroco, don Mauro Colombo, ha ringraziato il Comune per la sollecitudine con cui ha proceduto alla ristrutturazione della chiesetta (di proprietà comunale) e la famiglia che ha finanziati i restauri interni e la levigatura del pavimento. La riapertura al culto è stata l’occasione per una riflessione sul senso della restituzione della chiesetta alla libera fruizione.

«Attorno alla chiesetta di Sant’Anna c’è una sorta di “bordello” notturno – ha osservato il parroco, don Mauro Colombo – Quando ci sono i cortei funebri si fa questo cammino; per i bulgaresi non è certo un bel biglietto da visita per parenti e amici che arrivano da fuori. A cosa serve riaprire questa chiesa, se poi l’area è abbandonata ai vandali di turno che ne fanno scempio? La bellezza del nostro paese, la salvaguardia delle aree artistiche e storiche dipende da tutti noi».

Da qui l’appello del parroco: «Auspico che la cura che si ha per il cimitero possa essere estesa anche all’area che dalla chiesa parrocchiale arriva a Sant’Anna».

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 14 luglio 2015

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