Il partigiano Mico
La sua storia un film

Lomazzo, le riprese sono iniziate nel Parco del Lura Il regista è il saronnese Luciano Silighini Garagnani

Grandi manovre nel Parco Lura dove ha suscitato curiosità e anche apprensione in questi giorni la presenza di mezzi militari. Non si trattava però di un’operazione antidroga e nemmeno di un gioco, di una battaglia simulata.

Un giallo subito svelato: sono iniziate le riprese di “Da una corsa in bicicletta” il nuovo film diretto e prodotto dal regista saronneseLuciano Silighini Garagnani che dopo tre anni torna alla regia di un lungometraggio italiano.

L’ultima sua produzione è stata “Libera” distribuita nelle sale italiane del circuito Europa Cinemas nel 2018.

«Torno a lavorare a un film italiano perché mi sono innamorato di una storia vera- dichiara il regista che lavora principalmente per il mercato statunitense - a settembre ho avuto modo di leggere la biografia del caro amico Gianfranco Librandi e ho approfondito la straordinaria storia anche di suo padre Domenico, il comandante partigiano cattolico “Mico” che per la resistenza varesina è stato uno dei tanti eroi troppo spesso dimenticati».

Il film è destinato al colosso americano on demand Amazon Prime nell’inverno prossimo, ma sarà già proposto in autunno in occasione di un’anteprima saronnese.

«Il progetto è molto ambizioso e lo cureremo nei minimi particolari. La storia inizia negli anni ’40 raccontando la decisione di Domenico Librandi di lasciare il suo comando e unirsi ai partigiani bianchi del varesotto – racconta lo stesso regista - incontreremo figure importanti come Fernando Torreggiani, diventato poi Giusto tra le Nazioni o il comandante Carlo Croce, figure storiche importanti della nostra storia».

«Finiremo negli anni Sessanta raccontando la vita di Gianfranco - aggiunge lo stesso Silighini - e di come appena dodicenne in sella alla sua bici rialzò le sorti della sua famiglia e da semplice garzone di panetteria divenne prima operaio e poi in pochi anni un imprenditore di fama mondiale che ancora oggi porta luce e lustro non solo a Saronno, ma all’Italia intera».

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