Il Sos Olgiate cerca altri volontari
«C'è tanto da fare e ci serve aiuto»

Il neopresidente Cometti oltre alla riorganizzazione interna punta su forze nuove: «Con novemila interventi all’anno ormai le 44 persone in sede ogni giorno non bastano più»

Servono nuovi volontari per far fronte al crescente numero di servizi (poco meno di 9mila nel 2021).

È l’appello del neo presidente della Sos Olgiate Comasco, Flavio Cometti , che per i prossimi tre anni guiderà il sodalizio, affiancato da un motivato e ringiovanito consiglio direttivo.

Riavvicinare all’associazione “vecchi” e nuovi volontari è una delle principali sfide per far prosperare e crescere l’associazione. Ne è ben consapevole Cometti - 44 anni, architetto – che non a caso punta parecchio sulla comunicazione.

«Porremo molta attenzione sugli aspetti comunicativi, sia all’interno che all’esterno – dichiara Cometti – Una buona comunicazione interna, la capacità di ascoltare, di fare gruppo e di rendere tutti i soci partecipi alla vita associativa sono gli aspetti al nostro interno che vanno ricostruiti».

«Tutti dobbiamo lavorare insieme - aggiunge -, fare squadra, mettendo da parte eventuali particolarismi e divisioni, nell’interesse della Sos, all’interno della quale possono anche coesistere punti di vista, pareri e opinioni diversi, ma nella consapevolezza che lo scopo unico è e sempre dovrà essere il bene dell’associazione. Speriamo di riuscire a riavvicinare all’associazione chi si è allontanato anche per colpa dell’emergenza Covid e aggregare nuovi volontari».

Una doppia missione. Un lavoro di “ricostruzione” all’interno e di reclutamento di forze nuove all’esterno.

«La comunicazione verso l’esterno è importante per promuovere l’Sos sul territorio e avvicinare persone – afferma Cometti – Abbiamo bisogno di incrementare il numero di volontari attivi».

«I giovani dell’associazione stanno lavorando molto per questo - sottolinea-. I servizi richiesti sono in continua crescita e ciò comporta la necessità di avere tanti volontari disponibili».

E aggiunge: «Per poter effettuare tutte le missioni richieste (emergenza-urgenza e secondarie), ruotano in associazione non meno di quaranta volontari al giorno».

In quanto alle dotazioni spiega: «Abbiamo un parco mezzi costituito da cinque ambulanze, sette auto speciali attrezzate per il trasporto di disabili, due pulmini e tre automobili, eppure ci sono giornate in cui i mezzi a disposizione non bastano per far fronte a tutte le richieste. Per mantenere i servizi già in essere e continuare a crescere occorre reperire nuovi volontari».A tal fine ad aprile partirà un corso di primo soccorso di circa quaranta ore, aperto a tutta la popolazione.

«Vuole essere sia un momento per promuovere le conoscenze in ambito sanitario, che per trovare e formare nuovi volontari – precisa il presidente – Speriamo di poter riprendere quanto prima i consueti incontri nelle scuole che, causa Covid, negli ultimi due anni non è stato possibile svolgere».

«Appuntamenti che, insieme agli eventi sul territorio e ai nostri canali informativi, contribuiscono a far conoscere e promuovere l’associazione sul territorio».

Il sodalizio ricerca cinque giovani (tra i 18 e i 29 anni non compiuti) che vogliano candidarsi per il servizio civile in Sos. La domanda deve essere presentata entro il 10 febbraio.

Manuela Clerici

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