La Festa dei canestri: sostegno concreto
per il nuovo oratorio

Olgiate Comasco Il ricavato sarà destinato al progetto. La partecipazione alla manifestazione si è rivelata oltre le attese che si è svolta in città durante il fine settimana

La Festa dei canestri rilancia il progetto del nuovo oratorio.

La numerosa partecipazione alla popolare manifestazione, che nel fine settimana ha tenuto banco negli spazi esterni del complesso parrocchiale, è stato un bel segnale di sostegno e condivisione di un “sogno e un bisogno che non è solo della parrocchia, ma di tutta la comunità”.

Clima gioioso

Tanta gente e un clima gioioso che ha coinvolto ragazzi, adulti, famiglie e pensionati.

Buon afflusso al mercatino e alla pesca di beneficenza. Da tutto esaurito lo stand enogastronomico degli alpini, che hanno distribuito 25 chilogrammi di stufato, 12 di zola, 10 di risotto alla milanese, 80 ossibuchi e tanto altro. Molto apprezzate le frittelle dell’Avis (circa 500), gettonato il bar gestito dai giovani e frequentato lo spazio con le merlettaie de “L’Armonia dei fili”. I numerosi ragazzi che hanno collaborato all’ottima riuscita della festa, insieme alle associazioni, sono stati un valore aggiunto.

Gioia allo stato puro la premiazione del grest, con tanto di fumogeni (gialli) dal campanile per una scenografica proclamazione della squadra vincitrice.

Soddisfatto il prevosto don Flavio Crosta: «L’alta partecipazione è una conferma che le persone hanno voglia di stare insieme. È anche un bel segnale di sostegno al progetto del nuovo oratorio». Il ricavato della festa è destinato a questa importante opera che, dopo la pandemia, la parrocchia ha rilanciato con una lettera firmata dai sacerdoti in servizio a Olgiate, dal sindaco Simone Moretti e dalle associazioni per sottolineare il valore comunitario dell’oratorio.

Grande soddisfazione

Incoraggiante la risposta arrivata dalla Festa dei canestri. «Una partecipazione al di sopra delle attese – dichiara il vicario don Francesco Orsi – Tanti giovani, tante famiglie. Siamo contenti anche per l’aspetto comunitario. La comunità c’è, continuiamo in un progetto che ormai da anni stiamo sostenendo».

Altrettanto entusiasta il sindaco Simone Moretti: «La Festa dei canestri è vita di comunità, collaborazione, lavoro insieme, convivialità, buon cibo e compagnia, il tutto finalizzato al nuovo oratorio. I nostri tre sacerdoti, assieme ai preziosissimi animatori, ai ragazzi e ragazze del grest e ai volontari delle associazioni hanno messo in campo un’organizzazione perfetta e allestito cucina (bello vedere alla griglia e patatine tantissimi under 20) e capannoni sempre pieni».

Convivialità favorita anche dalle proposte gastronomiche degli alpini. «Una bella partecipazione – commenta Alessandro Fumagalli, vice capogruppo delle locali Penne nere – Ancora una volta si conferma che se l’oratorio per ora non c’è come struttura, c’è ed è sentito dalla comunità. È un obiettivo comune. Bello vedere in cucina tre generazioni che lavorano».

Pensionati, adulti e giovani insieme. «Anche i nonni vogliono stare in compagnia» afferma una sorridente Patrizia Martinelli, indaffarata al pari dei pensionati Giancarlo Bianchi e Dina Larghi.

Una festa che guarda al futuro, con i giovani e il nuovo oratorio, ma con richiami alle origini contadine rievocate da alcuni trattori d’epoca, fra cui un Landini testacalda con avviamento manuale del 1940 di proprietà di Alex Zamberlan.

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