La mamma di Valentina a La Provincia: «Era un angelo, voglio giustizia»

Delitto di Cadorago Franca Moretti ricorda la figlia: «Una ragazza straordinaria, sempre buona. Lui era ossessionato»

«Chiedo solo che sia fatta giustizia per il mio angelo, era una ragazza veramente straordinaria sempre buona e gentile con tutti». C’è determinazione ma anche una grande serenità, nell’affrontate l’enorme tragedia vissuta in queste ore, nelle parole di mamma Franca Moretti al citofono, nel ricordare la figlia Valentina Di Mauro, 33enne, originaria di Varese, colf e baby sitter, uccisa dal compagno con cui conviveva da un paio d'anni, Marco Campanaro, 37 anni, magazzinieri, frontaliere con la vicina Svizzera.

«Erano felici assieme, non c’erano problemi e anche i vicini non li avevano ma sentiti litigare - racconta mamma Franca, con grande forza d’animo, dal citofono dell’abitazione della famiglia a Varese, in via Talizia, nel rione San Carlo, in una zona residenziale alla periferia della città – quel che posso dire è che il suo compagno aveva purtroppo una sorta di ossessione che lei potesse conoscere qualcun altro e che potesse lasciarlo, temeva di essere lasciato solo. Una situazione di cui non riuscivamo a capire il motivo. Diceva di temere che un giorno avrebbe preso i vestiti e se ne sarebbe andata. Anche io stessa aveva avuto modo di cercare di rassicurarlo e di fargli capire che i suoi timori erano del tutto infondati».

È intenso e toccante il ricordo della madre che ricorda la figlia come una giovane ogni volta disponibile a darsi da fare per gli altri, molto apprezzata da parte delle famiglie di Varese con cui collaborava, facendo abitualmente la spola con Cadorago, dove appunto risiedeva con il compagno. Nel cortile, anche le vicine di casa ricordano Valentina come una giovane solare e gentile. «Era una ragazza stupenda – è il ricordo delle vicine Maria Pia Zarcone e Luisa Muggioni – e disponibile con tutti, non potremo mai dimenticare il suo sorriso, quando abbiamo saputo quel che è accaduto non potevamo credere che una cosa del genere fosse veramente capitato a lei. Ciò che ha fatto deve essere punito; Valentina voleva fare una famiglia, con il suo gesto omicida ha distrutto tutto. Sono poi arrivate ad essere veramente troppe le donne uccise da chi dovrebbe essere invece loro maggiormente vicino».

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