L’addio di Costantino alla Sisme
«Dopo tante battaglie lascio»

L’uomo simbolo dei lavoratori dell’azienda

ha deciso di licenziarsi e uscire volontariamente

L’azienda metalmeccanica Sisme perde l’uomo simbolo di tante battaglie sindacali. Alessandro Costantino, 54 anni, si è dimesso dopo trentuno anni di attività lavorativa nella sede storica di Casletto. Ha appeso al chiodo il megafono con il quale scandiva slogan e incitava i colleghi in occasione delle manifestazioni.

Approfittando dell’apertura della procedura di mobilità per venti persone, ha deciso di licenziarsi e di uscire volontariamente dall’azienda in cui ha condotto numerose battaglie in difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ritorna nel suo paese d’origine, nel sud Italia.

«È una scelta di vita – spiega Costantino, coordinatore provinciale dei Cobas e componente della Rsu Sisme – Non è stato facile prendere questa decisione, ma ho valutato bene. Sono entrato in Sisme il primo aprile del 1986, quando avevo 23 anni. Una vita in azienda, tanti amici, tante battaglie sindacali, discussioni, ma anche tanti sorrisi e momenti felici. La Sisme mi ha dato tanto, anche come uomo».

« Negli ultimi anni - continua - ci sono stati parecchi momenti difficili e preoccupazioni per pesanti ristrutturazioni, che comunque siamo riusciti a gestire con senso di responsabilità sia da parte aziendale che dei lavoratori. Anche da un punto di vista professionale e personale sono sempre stato trattato con rispetto e correttezza dalla proprietà».

Un addio per scelta, ma non per questo meno sofferto. Giovedì, quando è andato in azienda a salutare colleghi e dirigenti, la commozione era palpabile. «Ho parlato ai miei colleghi, rassicurandoli sul futuro – aggiunge Costantino – Non sono soli. Anche se non ci sarò più io, i Cobas ci sono e si va avanti».

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