Le tifose del Milan rinunciano alla finale
«“No” alla trasferta blindata in Arabia»

Lomazzo, «È stata una vigliaccata nei confronti di noi donne soprattutto» «Avremmo dovuto indossare il velo e andare in un settore riservato»

«La Supercoppa a Gedda ? A mio parere è stata una “vigliaccata” nei confronti in particolare delle donne, ma anche verso un po’ tutti i tifosi, che non penso potranno sentirsi molto liberi di divertirsi e di seguire la partita e di divertirsi come invece avrebbe potuto fare altrove».

Così una super tifosa milanista del Milan club femminile Stella di Saronno, che fatica a trovare dei termini “politicamente corretti” per esprimere tutto il proprio disappunto riguardo alla decisione della Lega Calcio di far giocare la finalissima tra Juve e Milan in Arabia Saudita, dove sono note le limitazioni nei confronti delle donne.

Lo storico club saronnese, presieduto daAlberta Prandina , sempre presente nelle più importanti trasferte internazionali – compresa ad esempio quella di Doha, in Qatar, nel 2016 – ha reso noto che, per la prima volta, non sarà come al solito allo stadio. A far parte del gruppo sono anche una ventina di tifose del Comasco.

«Appena abbiamo saputo dove si sarebbe giocata la finale siamo state tutte concordi nel rinunciarvi oltre a dover indossare il velo, avremmo dovuto anche andare in un settore riservato. In trasferta io sono andata con mio marito e anche con la famiglia di mia figlia. È un’assurda discriminazione pensare che non avremmo potuto stare tutti assieme allo stadio; pure i costi, rispetto anche a Doha, erano più elevati».

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