Lomazzo, derubata dal finto tecnico
«Mi restituisca almeno i ricordi»

La messinscena del ladro, che ha provocato scoppi e fumo: via 4mila euro in contanti e gioielli

«Scusi se non le apro il cancello, ma dopo quel che mi è accaduto, non voglio più far entrare in casa nessuno sconosciuto».

Maria Baio, 77 anni, ieri mattina, dal balcone della sua villetta, alla periferia della città, non si è comunque tirata indietro nel raccontare la disavventura vissuta, con un finto tecnico dell’acqua che è riuscito a introdursi nella sua abitazione, impossessandosi di diversi oggetti dal valore soprattutto affettivo e anche di circa 4mila euro in contanti, che la donna aveva in una cassetta di sicurezza, che il malvivente è riuscito a individuare con l’inganno.

La donna, insieme alla figlia Marilena, ha raccontato la truffa subita anche a Barbara d’Urso e Pomeriggio 5. «Attorno alle 9.30 ha suonato al cancello un giovane, che penso avesse attorno ai 20 anni, con la mascherina e con il cappellino – è la ricostruzione di Maria Baio - dicendo che dovevo aprirgli perché nella notte precedente le tubature dell’acqua erano state avvelenate, io ho risposto che non gli credevo, allora si è messo a urlare, sostenendo che stavo correndo dei gravi rischi e che era pronto anche a scavalcare il cancello. In quel momento era a casa da sola, ho temuto che potessero esserci veramente dei problemi di cui in quel momento non ero a conoscenza e allora gli ho aperto». E poi il ladro ha provocato degli scoppi e del fumo, mandando in panico la donna. Così le ha portato via 4mila euro in contanti e i gioielli.

La pensionata rilancia infine a “La Provincia” l’appello rivolto al ladro anche tramite la trasmissione televisiva di Pomeriggio 5. «Chiedo al ladro di riportarmi almeno le quattro fedi e la collana con il medaglione di Padre Pio, lasciandoli nella cassetta della posta – è l’intensa richiesta dell’anziana al malvivente senza scrupoli che l’ha presa di mira – per me sono infatti degli oggetti che hanno un grande valore affettivo e vorrei quindi tanto poterli riavere».

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