Lomazzo, manifesto contro il cavalcavia
«Rischiamo di ritrovarci un ecomostro»

Contestata l’opera prevista per la chiusura del passaggio a livello di via Alla Fonte. Ma il sindaco Benzoni è concorde con il collega di Cadorago: «Un sottopasso sarebbe peggiore»

È sempre battaglia sul progetto del sovrappasso che sarà realizzato tra Lomazzo e Cadorago, per chiudere il pericolo passaggio a livello nella zona di via Alla Fonte, mentre rimarrà aperto quello di via Graffignana.

A riaccendere in questi giorni le polemiche è stato un manifesto, firmato dal Comitato di quartiere Lomazzo nord, che ha nuovamente espresso una forte e decisa contrarietà riguardo all’intervento urbanistico.

Per l’intervento la Regione ha messo a disposizione un finanziamento da 5 milioni di euro, con una compartecipazione a rate dai Comuni di Cadorago e Lomazzo, di circa il 20%, attorno quindi al milione di euro.

Un importo che dovrebbe però in buona parte essere coperto dagli accordi siglati con la Spumador e dai contributi legati ai pozzi delle acque minerali presenti tra Cadorago e Lomazzo. Come detto, il progetto ha però suscitato molte contestazioni, specialmente da parte dei residenti in zona.

«Nel 2010 era stato siglato un accordo tra la precedente amministrazione comunale lomazzese e quella di Cadorago per realizzare un sottopasso, mentre adesso si è deciso di realizzare a Lomazzo un cavalcavia per risolvere i problemi di Cadorago – lamenta l’ex-consigliere comunale Carmelita Ierardi, tra i rappresentanti del comitato – sarà un’opera alta una decina di metri e quindi fortemente impattante, che non risolverà neppure i problemi del traffico riguardanti la zona tra le vie Ceresio e Monte San Primo».

«Noi riteniamo sia un ecomostro – fa sapere l’ex-sindaco Giovanni Rusconi, che siede sui banchi dell’opposizione – e ci batteremo sino alla fine per impedirne la realizzazione».

«L’ecomostro sarebbe stato il sottopasso, che avrebbe avuto un ben maggiore impatto ambientale, oltre ad avere evidenti problemi logistici che lo avrebbe reso di fatto inattuabile, perché la parte ovest della zona è più alta di quella est. Tutto ciò, assieme agli interventi di mitigazione ambientale che abbiamo richiesto, favoriranno la realizzazione di un’opera che altrimenti rischiava d’esserci imposta da parte della Regione – ribatte il sindaco Valeria Benzoni – ribadisco poi che il nostro obbiettivo è innanzitutto quello di pensare agli interessi di tutta la comunità, risolvendo una cesura del territorio che è tale dagli anni Cinquanta, con evidenti problemi nel caso in cui si renda necessario l’intervento degli operatori d’emergenza, quali ad esempio vigili del fuoco e ambulanze».

Cadorago è sulla stessa linea dell’amministrazione civica lomazzese: «Ritengo che si debba finirla di guardare solo a quello accade fuori dalla propria finestra – aggiunge Paolo Clerici, sindaco del paese – la pericolosità del passaggio a livello di via Alla Fonte è in particolare un dato di fatto che obbliga tutti gli amministratori a collaborare ad un soluzione che sia rapida e fattibile, che ora attende soltanto il via libera finale».

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