Motociclista morto a Porto Ceresio
Positiva alla cannabis la donna sull’auto

Emergono nuovi dettagli nelle indagini sull’incidente fatale per il luratese Emilio Botta. Le tracce di droga sono solo nelle urine: per questo l’automobilista non è stata arrestata

È risultata positiva al Thc, il test che segnala l’utilizzo di cannabinoidi, la donna di 50 anni di Besano, in provincia di Varese, che si trovava alla guida della macchina coinvolta nell’incidente nel quale domenica pomeriggio ha perso la vita lungo le strade del Lago Ceresio in provincia di Varese, Emilio Botta di 63 anni di Lurate Caccivio.

Secondo una prima ricostruzione sembrava che il motociclista avesse fatto tutto da solo, perdendo il controllo della moto e finendo contro un’auto in sosta. In realtà dalle testimonianze è emerso che nella dinamica è coinvolta anche l’auto condotta dalla cinquantenne varesina. In che modo, è quello che si sta cercando di appurare con certezza.

La donna è risultata positiva al test delle urine, ma non a quello del sangue. Per questo motivo l’automobilista non è stata arrestata. Il consumo di sostanze stupefacenti, quali hascisc o marijuana, lascerebbe tracce nelle urine anche a distanza di giorni: quelle nel sangue, viceversa, scomparirebbero più rapidamente.

Motivo per cui il consumo di sostanze stupefacenti potrebbe anche non essere avvenuto domenica e potrebbe quindi non avere nulla a che fare con l’incidente, ma la Procura di Varese, che sta indagando sull’incidente attraverso il pm, Annalisa Palomba, vuole vederci chiaro.

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