Mozzate, distratti fondi per mezzo milione
Esposto in Procura dei dirigenti Asp

Dalle verifiche dei nuovi vertici dell’Azienda pubblica per i servizi alla persona sarebbero stati utilizzati tra il 2015 e il 2019 «per scopi non riconducibili alle attività»

La nuova dirigenza dell’Azienda per i servizi alla persona (Asp Panzeri) società partecipata all’85% dal Comune di Mozzate e al 15% dal Comune di Limido Comasco, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Como per «distrazioni di fondi per 500 mila euro negli ultimi cinque anni» a seguito di alcune verifiche contabili della stessa Asp. «A maggio 2020, in occasione delle nomine del nuovo amministratore unico, l’avvocato Alessandro Miglino, e del direttore Anna Ronchi, con il Comune di Limido, che è con noi socio nella partecipata, avevamo dato mandato ai nuovi vertici di approfondire gli aspetti economici e gestionali della società, in un’ottica di monitoraggio dei servizi effettuati e di miglioramento qualitativo complessivo del contesto aziendale» ha detto il sindaco di Mozzate, Luigi Monza. Verifiche alle quali ne sono poi seguite altre: «A giugno è stata autorizzata una verifica contabile - prosegue Monza - che Asp ha affidato ad una società di revisione». Da tali verifiche sono quindi emersi i problemi finanziari in questione, che hanno portato a promuovere l’esposto alla magistratura. «Purtroppo, in maniera del tutto inaspettata, in seguito alle verifiche contabili effettuate, sono emerse una serie di operazioni anomale e una distrazione di fondi - aggiunge il sindaco Monza – riguardanti cioè l’utilizzo di somme di denaro per scopi non direttamente riconducibili alle azioni di Asp, per un valore complessivo di circa cinquecentomila euro, che sarebbero stati distratti nel quinquennio 2015-2019». A seguito di quanto accaduto i responsabili di Asp hanno informato i due Comuni soci di aver presentato formale denuncia alla Procura della Repubblica di Como. Gli amministratori di Asp e i sindaci di Mozzate, Luigi Monza e di Limido Comasco, Danilo Carioni avevano nel frattempo provveduto ad incontrare ed informare i gruppi politici di maggioranza e di opposizione dei rispettivi consigli comunali, e i dipendenti - una sessantina - della società partecipata, della denuncia presentata. «Quali soci, all’unanimità con il Comune di Limido, abbiamo già deliberato di procedere con tutti gli adempimenti, amministrativi e contabili – fanno sapere ancora da Mozzate - nonché promuovere, anche in sede giudiziaria, le conseguenti azioni risarcitorie nei confronti dei soggetti che verranno ritenuti responsabili. Ci sentiamo comunque di evidenziare che ciò non mette assolutamente in discussione la qualità dei servizi erogati in questi anni e il buon operato di quanti si sono spesi per garantire il mantenimento della stessa anche in anni difficili come quelli che stiamo attraversando a causa del complicato piano di riequilibrio finanziario». Gli amministratori tengono infine a sottolineare che «da oltre vent’anni Asp gestisce nei due Comuni i servizi socio-educativi, nonché il nido, il Centro diurno disabili e la Biblioteca del Comune di Mozzate. Asp continuerà quindi ad operare, erogando i servizi con la stessa attenzione ai bisogni sociali del paese e alle fasce più deboli della popolazione che ha costantemente dimostrato in questi anni».

(Gianluigi Saibene)

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