’Ndrangheta, azienda sotto sequestro

Si tratta della “Calcestruzzi Valleverde” di Mozzate:

secondo l’Antimafia era finita sotto il controllo delle cosche

La Direzione distrettuale antimafia di Milano ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza delle quote societarie di un’azienda di Mozzate, la Calcestruzzi Valleverde srl. Secondo i pm milanesi (il procuratore aggiunto Ilda Boccassini e il sostituto procuratore Paolo Storari), la ditta sarebbe stata acquisita da Angelo Romanello, 32 anni e dal cugino Andrea Romanello, 28, figlio di Antonio Francesco Romanello, 58 anni, originario di Siderno, conosciuto come “Compare Totò”, arrestato nel 2010 nell’ambito dell’inchiesta Infinito e condannato per associazione mafiosa a dieci anni di reclusione.

Il sequestro è stato disposto per impedire la reiterazione di una pratica piuttosto diffusa: quella di rilevare aziende alle soglie del fallimento, salvo poi procedere alla spoliazione di tutti i loro beni fino all’inevitabile bancarotta fraudolenta patrimoniale. La vicenda Valleverde, secondo la procura antimafia, ricalca lo stesso schema: la proprietà si rassegnò alla cessione soltanto dopo diversi mesi e dopo un paio di intimidazioni. . Il trasferimento di quelle stesse quote societarie finite sotto sequestro risale allo scorso mese di novembre, quando - stante l’ipotesi di reato contestata dalla Dda - Angelo Romanello, per aggirare le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniale, fece in modo di investire suo cugino Andrea del ruolo di prestanome, intestandogli la proprietà della Valleverde.

L’articolo completo su La Provincia di mercoledì 1 giugno

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