Olgiate, allarme auto a scuola
Caccia al suv nero che ignora il divieto

Segnalato più volte nel tratto di viale Roncoroni che è diventato pedonale per tutelare i bambini. Il sindaco: «Adesso chi sgarra verrà subito multato»

È “caccia” al suv nero che nei giorni scorsi ha rischiato di investire una mamma, all’uscita dalla materna di viale Roncoroni dove aveva accompagnato la figlioletta. Un “vizietto” che tuttora persiste a ormai un anno dall’istituzione del divieto di accesso lungo il tratto di viale Pio Roncoroni dall’intersezione con via Angelo e Mary Roncoroni e con viale Michelangelo. Divieto esteso a tutti i veicoli tranne quelli autorizzati, disposto in sostituzione della poco rispettata Ztl.

Tuttora però non mancano i “furbetti”, o distratti che ignorano il divieto. «Mi è stato segnalato che ci sono veicoli che passano nonostante il divieto – conferma il sindaco Simone Moretti – Ne entrano meno di prima al mattino, ma nel pomeriggio, specialmente tra le 16 alle 18, si vedono auto che passano ancora. Ho dato indicazione alla polizia locale di intensificare la presenza in quella fascia per effettuare controlli e multare i trasgressori».

Stavolta nessun invito bonario: «Gli agenti di polizia locale non avranno la cortesia di mettersi all’inizio della via per impedire l’ingresso, ma a metà per fermare e sanzionare chi entra – aggiunge il sindaco – A questo punto, dopo aver potenziato la segnaletica per renderla più visibile ed effettuato campagne di sensibilizzazione, non resta altro che multare».

Dissente il consigliere di minoranza Igor Castelli (Lega): «Sono tre anni che si fanno multe e il problema resta. L’unica soluzione è posizionare un pilomat, o una più economica sbarra motorizzata azionabile con telecomando da parte degli autorizzati, così da impedire fisicamente il passaggio. Si spendono soldi in cose meno importanti».

Concordano i consiglieri d’opposizione Marco Bernasconi (Liberali) e Daniela Cammarata (Noi con Voi per Olgiate): «Il problema si risolve non solo con sanzioni, ma con un dissuasore a scomparsa (scende da solo al suono di sirene, mentre per residenti, fornitori e mezzi di servizio può essere azionato manualmente)». «Oppure creare delle fasce orarie, all’apertura e chiusura di materna e nido, in cui il dissuasore rimane alzato e negli altri orari tenerlo abbassato senza divieto di transito, cosicché anche il traffico sia maggiormente smistato. Visto il consistente avanzo, non credo sia un problema per il Comune affrontare una spesa di 10.000 euro».

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