Olgiate e il campo contestato
«Bestemmie e alcol, altro che partite»

L’intervento di Paolo Cusini a nome dei residenti che si sono lamentati. Giovedì l’incontro con il sindaco per capire cosa fare

«Bestemmie e liti, parolacce e alcolici, anche sassate contro la casa»: il campetto da calcio in via Gobetti, un incubo per i residenti. Domani, giovedì 26 settembre, è in programma una riunione di quartiere, alla presenza del sindaco Simone Moretti, per discutere del futuro del terreno privato dove fino a luglio c’era un campetto da calcio.

I proprietari – Luciano Ballan e la moglie Daniela Trapletti – l’avevano messo a disposizione del quartiere per far divertire e giocare i ragazzi della zona, ma sono stati costretti a smantellarlo dopo ripetute lamentele dei residenti per i problemi che la struttura ha creato.

«Con questo campetto avevamo perso la tranquillità – sostiene Paolo Cusini, anche a nome della gran parte delle ventun famiglie che risiedono nel condominio di via Gobetti – Avevamo acquistato casa in questa zona perché non presentava pericoli per i nostri figli ed era tranquilla, ma questa serenità l’abbiamo persa dopo l’allestimento del campetto».

«Nelle intenzioni dei signori Ballan, che lo avevano messo a disposizione del quartiere, era destinato ai ragazzi della via, del condominio, ma i nostri figli non hanno mai potuto giocare perché era sempre occupato (dalle 14 alle 23-24) da ragazzi dai 14 anni in su residenti anche nel circondario. Arrivavano genitori da paesi fuori Olgiate, scaricavano i figli alle 14 e venivano a riprenderli alle 18, come fosse un parco divertimenti».

«D’estate, tutti i giorni erano presenti una dozzina di ragazzi a giocare e altrettanti sulle panchine a bivaccare con birre e alcol – prosegue Cusini – Era diventato un punto di ritrovo per ragazzotti. Ogni giorno dovevamo litigare. Il parcheggio era occupato dalle auto dei ragazzi già maggiorenni».

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