Olgiate, un limite all’azzardo
Bloccata la quinta sala giochi

Nesuna autorizzazione per ora: per le slot non sarebbe stata rispettata la regola della distanza di 500 metri da scuole e luoghi di culto. Il sindaco: «Applicherò la legge nel modo più restrittivo»

Scongiurata, per ora, l’apertura di una nuova sala giochi. Sarebbe la quinta. Probabilmente era già anche in via di allestimento nell’ex sede del negozio “La Murrina”, di fronte al rondò del Brico, come tradisce l’insegna “Intralot”. L’insegna è tuttora visibile, mentre sono state oscurate le immagini di slot-machine che erano state apposte sulle finestre ai primi di giugno.

Da allora, agli uffici comunali non è stata ancora presentata alcuna richiesta di autorizzazione, ma il progetto di aprire una simile attività in via Lomazzo non sembra del tutto archiviato. In base alla normativa regionale in materia di ludopatia, un’attività di questo tipo deve osservare la distanza minima di 500 metri da scuole, ospedali, case di cura, luoghi di culto.

Nella fattispecie, non sarebbe rispettata la distanza di 500 metri in linea d’aria dalla casa anziani.

Non è chiaro se si tratti di una sala scommesse, per aprire la quale serve il rilascio della licenza all’esercizio da parte del questore, o di una sala giochi o videolottery la cui autorizzazione è comunale. L’apertura sarebbe comunque subordinata alla normativa regionale.

«La applicheremo nel senso più restrittivo – sostiene il sindaco Simone Moretti - Al di sotto della distanza di 500 metri, non sarà autorizzata l’apertura di alcuna sala giochi. Attività come queste rischiano di creare gravi problemi di dipendenza, con riflessi sulle famiglie. Entro i termini di legge, a Olgiate non permetteremo più l’insediamento di nuove sale giochi e/o scommesse, né il potenziamento di quelle esistenti».

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