Pullano esce dall’inchiesta di Mozzate
«Sollevato, mai preso un euro»

Non è più tra gli indagati per l’ammanco di 500mila euro da Asp. «Ho sempre operato per fare emergere la verità su quanto accadeva»

«Sono molto contento, sapevo di non aver fatto nulla di sbagliato e sono sempre stato estremamente fiducioso nell’operato della magistratura, sono rimasto per pochi mesi in mesi in Asp e ho sempre lavorato per far emergere la verità su quanto stava avvenendo».

E’ il primo commento di Daniele Pullano, ex-amministratore unico dell’Azienda per i servizi alla persona “Panzeri”, società partecipata mozzatese finita al centro di un’inchiesta della Procura per peculato; la sua posizione è stata archiviata dal procuratore capo, Nicola Piacente , non ritenendo vi fossero elementi a suo carico. La partecipata è di proprietà all’85% del Comune di Mozzate e al 15% di quello di Limido.

«Il mio ruolo da amministratore unico nell’azienda ha avuto una durata molto limitata, per l’ esattezza dal primo ottobre 2020 al 12 febbraio 2020 - spiega Pullano- appena insediatomi ha trovato una situazione di fatto che mi è parsa subito anomala e ho quindi segnalato l’atteggiamento ostruzionistico che stavo di fatto subendo».

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