Pusher in strada vicino alle abitazioni. Il sindaco: «Vanno rispediti nei boschi»

Albiolo Numerose segnalazioni: spacciatori in azione durante il giorno nelle vie del centro.Civelli annuncia il pugno di ferro per allontanarli, con attività coordinate tra forze dell’ordine

Più controlli per allontanare gli spacciatori dalla zona abitata.

Il sindaco di Albiolo Rodolfo Civelli promette azioni mirate già dai prossimi giorni, grazie alla stretta collaborazione con la polizia locale, la vigilanza intercomunale e i carabinieri.

La decisione è arrivata in seguito alle numerose segnalazioni pervenute la mattina di Ferragosto. In via per Gaggino, la strada che collega la Lomazzo-Bizzarone al centro del paese, si è registrato un massiccio viavai di auto che, una dopo l’altra, si sono fermate a ridosso del boschetto che costeggia la carreggiata, a pochi passi dalle case, per ritirare le proprie dosi.

Il tutto in pieno giorno, sotto gli occhi delle famiglie della zona e dei passanti, tanto è vero che le doverose telefonate alle forze dell’ordine non hanno tardato ad arrivare.

La “tregua” davanti alla pattuglia

L’arrivo sul posto della pattuglia è servito quantomeno a scoraggiare momentaneamente una pratica che, purtroppo, prosegue da tempo e che, senza contromisure, continuerà a riproporsi indisturbata.

«Siamo al corrente della situazione, non la scopriamo certo ora - dichiara il primo cittadino - Anche Albiolo, così come gli altri paesi del circondario, deve fare i conti con lo spaccio nei propri boschi. Sgominare del tutto questi gruppi è un’operazione molto complessa e so che i carabinieri ci lavorano quotidianamente. Ho fiducia nel loro operato. I cittadini hanno fatto bene a chiamarli dopo aver notato movimenti sospetti. È senza dubbio il primo passo».

Negli ultimi tempi, l’impressione è che la pratica illecita abbia ulteriormente allargato il raggio d’azione, lasciando il centro della selva e avvicinandosi un po’ troppo alle case. Ed è proprio questo a fare innervosire Civelli e la sua amministrazione comunale.

Le contromisure

«La cosa che più mi infastidisce è che lo spaccio avvenga a ridosso della strada, vicino alle abitazioni - spiega il sindaco - La prima mossa, quindi, sarà accordarsi con l’agente di polizia locale, la vigilanza intercomunale Colline comasche e i carabinieri per un fitto sistema di controlli».

L’obiettivo, evidenzia, «è quello di allontanare il più possibile gli spacciatori da quella zona, rispedendoli all’interno dei boschi, dove non danno fastidio a nessuno. Inizieremo già dai prossimi giorni, in modo da porre rimedio alla situazione al più presto».

Una soluzione simile a quella adottata dalla vicina Valmorea dove, da più di un anno, il sindaco Lucio Tarzi e alcuni suoi consiglieri si sono messi in gioco in prima persona, facendo la ronda lungo le sette curve della via Mulini. In quel caso, i risultati ottenuti sono stati abbastanza soddisfacenti.

Gli stessi risultati che si vogliono concretizzare in via per Gaggino, per restituire ai suoi residenti la tranquillità che meritano.

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