Quattro siciliani fermati a Bizzarone
Nell’auto avevano 15 chili di cannabis

Sono stati intercettati per un controllo dagli agenti della Polizia Terre di Frontiera. Viaggiavano alle 21 su un mezzo a noleggio

Erba di tipo cannabis in grandi quantità, 15 chilogrammi, è stata intercettata e sequestrata dagli agenti della Polizia Locale Terre di Frontiera in via Milano, tratto della strada provinciale Lomazzo -Bizzarone. Ma saranno le analisi di laboratorio ordinate dalla Procura della Repubblica a stabilire la concentrazione di Thc, la sostanza psicoattiva contenuta nelle infiorescenze e da questo risultato, noto tra qualche tempo, dipenderà la contestazione di reato penale o di illecito amministrativo.

Per il momento, sono fitti di interrogativi il contesto e i retroscena dell’episodio risalente alla serata del 13 dicembre, Santa Lucia per il calendario.

Il sofisticato sistema di videosorveglianza che “blinda” il territorio, poco dopo le 20.30, ha inviato un allarme al Comando della Polizia Locale Terre di Frontiera: un’auto stava circolando in zona di Bizzarone, un’auto mai vista negli ultimi tre mesi da quelle parti. L’hanno trovata, hanno imposto l’alt, hanno controllato: è risultata intestata ad una società di autonoleggio e questo era già il primo interrogativo. Gli altri, in risalita: a bordo, quattro uomini, età sulla quarantina, tutti residenti in Sicilia e la successiva verifica riscontrava che tre dei quattro soggetti avevano a loro carico precedenti per reati contro il patrimonio e contro la legge sugli stupefacenti.

« Siamo qui per lavoro », hanno dichiarato conducenti e passeggeri, ma la giustificazione non è bastata agli agenti. Che lavoro, hanno insistito. «Commercio», è stata la sintetica risposta.

Alle nove di sera, a Bizzarone? Gli agenti hanno ispezionato l’auto: in due scatoloni, erba essiccata, canapa sativa, forse destinata ad uso legale, forse proibita: ad occhio, non si può dire se è droga o no. Di fatto, le infiorescenze erano sigillate in 19 pacchi plastificati da meno di un chilo l’uno, per un totale di 15 chili, quattro etti e dieci grammi e, di fatto, i documenti d’accompagnamento non erano riferiti a quei pacchi, non comprovavano la regolarità dell’origine, del trasporto e della destinazione e sono pure oggetto di accertamento. (Maria Castelli)

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