Rodero, nuove accuse
per l’assassino di Nadia

A Michele Egli contestati atti contestati atti di appropriazione indebita nell’ambito della sua attività professionale all’interno della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana) negli scorsi anni

Nuova accusa per Michele Egli, attualmente in carcere per l’omicidio di Nadia Arcudi , la maestra di Stabio strangolata con una sciarpa in ottobre, il cui corpo era stato abbandonato nei boschi di Rodero.

Al Egli, cognato di Nadia, sono contestati atti di appropriazione indebita nell’ambito della sua attività professionale all’interno della SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana) negli scorsi anni.

Le malversazioni sono avvenute nel contesto della gestione di una cassa utilizzata per i contributi versati dagli studenti dei settori delle costruzioni e del design, destinati prioritariamente all’esecuzione di copie eliografiche e fotocopie. Gli importi sottratti fra il 2003 e il 2016 ammontano complessivamente a 270.000-300.000 franchi.. La SUPSI è pertanto entrata nel procedimento in corso contro l’uomo in qualità di accusatore privato, patrocinata dall’avvocato Mario Postizzi di Lugano. In parallelo ha adottato le misure adeguate nei confronti di chi avrebbe dovuto controllare e ha invece assunto un comportamento negligente.

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