Rubata la targa che ricorda le Foibe
«C’era benzina, volevano bruciare tutto»

Turate, misteriosa e inquietante incursione vandalica nella notte L’esule Marcuzzi: «Un gesto che non può non preoccupare»

Preoccupazione e incredulità: tutti sotto choc. È stata soprattutto la tanica di benzina lasciata dietro al monumento in memoria delle vittime delle Foibe, finito nel mirino dei vandali molto probabilmente nella notte tra domenica e lunedì, a lasciare senza parole.

Ieri mattina i primi ad accorgersi che la targa del monumento non era più al suo posto sarebbero stati alcuni cittadini che stavano portando a spasso il proprio cane; successivamente è stata appunto notata anche la tanica di plastica, piena a metà di benzina, abbandonata dietro al monumento.

È da verificare se sia stato quest’ultimo un gesto simbolico o se i vandali non intendessero addirittura dare alle fiamme la stele, magari approfittando del fatto che per la quarantena in questi giorni in paese sono poche le persone in circolazione. Sul posto sono stati svolti, già nel corso della mattinata, dei sopralluoghi sia della polizia locale che dei carabinieri. Le forze dell’ordine hanno quindi avviato le indagini per risalire ai responsabili dei danneggiamenti: in sostanza è stata staccata e rubata la targa alla base del monumento che era stato inaugurato nel 2011.

«Siamo rimasti veramente increduli di fronte a quanto avvenuto, sporgeremo una formale denuncia, abbiamo segnalato il fatto in Comune e invieremo un esposto in prefettura – fa sapere Mario Marcuzz , esule della Dalmazia, protagonista di molti incontri con gli studenti, nelle scuole di tutto il comprensorio, per parlare della tragedia delle Foibe – a impressionare di più è la tanica di benzina: la sensazione è insomma che ci sia qualcuno che voglia dar fuoco a tutti gli esuli. Oltre al raid vandalico, quanto capitato penso rappresenti insomma un grave gesto simbolico che non può non preoccupare».

Anche dal Comune arriva una dura condanna dell’assurdo atto vandalico.

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