«Salviamo il lavatoio
È storia di Olgiate»

A Somaino riunione del parlamentino di quartiere

Un progetto di recupero per salvare il lavatoio di Somaino, che fu disegnato dall’architetto Giuseppe Terragni.

E’ allo studio del Consiglio di frazione di Somaino e Casletto, deciso a salvaguardare una testimonianza storica. La questione è tornata d’attualità dopo l’allarme sulla sua tenuta lanciato dal consigliere di minoranza Marco Bernasconi. «Come Consiglio di frazione sono anni che segnaliamo il problema alle varie amministrazioni succedutesi negli ultimi quindici anni e più – sostengono i componenti del Consiglio di frazione, presieduto da Alessandro Albonico - Consiglieri che oggi siedono in minoranza prima sedevano ai banchi della maggioranza, ma la “questione” lavatoio era sempre lì, ignorata sino a ieri e ora sollevata perché oggi fa comodo».

Il parlamentino della frazione spinge per la salvaguardia della struttura: «Siamo per il recupero, da programmare nell’immediato, anche in considerazione delle importanti opere di urbanizzazione poste in capo ai lottizzanti del Pl in corso di ultimazione, che hanno trasformato radicalmente l’area adiacente la scuola elementare e lo stesso lavatoio.

Nei cassetti del Comune è conservata una proposta di recupero presentata anni fa dal Consiglio di frazione e rinnovata ultimamente a questa amministrazione. Prevedeva e prevede il recupero del luogo come valenza storica e associativa, trasformando l’area destinandola a nuove funzioni nella memoria dell’acqua. Ad esempio spostando all’interno il distributore di acqua potabile presente nel piazzale della scuola». Nel libro di Olgiate è riportata la notizia che l’architetto Terragni fu incaricato di progettare il lavatoio di Somaino, realizzato nel 1930-’31 con un costo di 8.300 lire.

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