Saronno, morti sospette in corsia
«Il processo è da spostare»

Stamattina la richiesta del legale di Leonardo Cazzaniga

indagato con Laura Taroni e altre dodici persone

«Troppa pressione mediatica. Spostate altrove il processo». Una istanza in questo senso è stata presentata dal difensore di Leonardo Cazzaniga, l’ex primario del pronto soccorso di Saronno accusato con l’infermiera Laura Taroni di aver causato la morte di quattro pazienti e del marito della donna, durante l’udienza preliminare di stamattina al Tribunale di Busto Arsizio.

«È stata un’udienza tutto sommato serena - ha dichiarato alle agenzie di stampa dopo l’udienza Procuratore della Repubblica di Busto Arsizio, Gianluigi Fontana - a seguito dell’istanza presentata dall’avvocato Buffoli, la Cassazione deciderà a breve se accoglierla o meno, se sospendere il processo o separare la posizione di Cazzaniga».

Nel contempo sono dodici le richieste di costituzione di parte civile presentate questa mattina in aula a Busto Arsizio durante l’udienza preliminare sulle morti in corsia al pronto soccorso di Saronno. Tra queste l’Azienda Sanitaria Territoriale di Busto Arsizio e Valle Olona (di cui fa parte l’ospedale di Saronno), Confconsumatori, la Federazione Nazionale dei Collegi Ipasvi (infermieri), l’Ordine dei Medici di Milano e il Codancons, unitamente ai familiari dei pazienti defunti.

Nella prossima udienza il Gip Sara Cipolla si esprimerà sulle richieste di costituzione di parte civile e sui possibili responsabili civili.

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