Servizi alla persona, spariti 500mila euro
Perquisizioni a Mozzate: tre indagati

La Finanza a caccia dei fondi della Gian Luigi Panzeri srl, società pubblica Sotto inchiesta l’ex presidente, l’ex amministratore e il supervisore del servizio contabile

Un’alta inchiesta della Procura coinvolge società di proprietà dell’amministrazione comunale di Mozzate. Dopo lo scandalo della Mozzate Patrimonio, ora nel mirino delle fiamme gialle è finita la Gian Luigi Panzeri srl, azienda per i servizi alla persona di proprietà all’85% dell’amministrazione comunale di Mozzate e al 15% di quella di Cirimido.

L’indagine ipotizza il reato di peculato per un ammanco dalle casse della società partecipata dal pubblico di una somma superiore ai 550mila euro.

Nei giorni scorsi gli uomini della compagnia di Olgiate Comasco della Guardia di finanza hanno proceduto, su decreto firmato dal pubblico ministero Pasquale Addesso, alla perquisizione di villa Scalabrino, ovvero la sede dell’azienda per i servizi alla persona, e delle abitazioni di tre persone iscritte nel registro degli indagati.

Si tratta dell’ex presidente nonché amministratore unico dell’Asp Maria Luisa Gessaga, 57 anni residente a Mozzate, dell’ex amministratore unico Daniele Pullano, 43 anni di Rovellasca, e dell’ex supervisore del servizio contabile della società Tullio Lietti, 74 anni, formalmente residente in Val d’Aosta ma di fatto con casa a Cantù.

L’indagine parte dalla segnalazione presentata in Procura lo scorso mese di agosto dall’attuale amministratore, l’avvocato Alessandro Miglino.

Stando alla denuncia e ai successivi accertamenti da parte dei finanzieri di Olgiate, tra il 2015 e il marzo del 2020 sarebbero stati distratti dalle casse della società somme per complessivi 553mila euro. Per tutti e tre gli indagati l’accusa ipotizzata dalla Procura è quella di concorso in peculato, in quanto tutti incaricati di un pubblico servizio.

Paolo Moretti

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