Solbiate, folle fuga in auto
Patteggia ed è subito libero

L’uomo, 30 anni, era stato arrestato dai carabinieri Aveva anche rischiato di investire una scolaresca

Per sfuggire ai carabinieri che lo inseguivano aveva seminato il panico nella zona rischiando anche di travolgere una scolaresca che camminava in paese. Arrestato, dopo aver trascorso una notte in cella ieri l’uomo, un marocchino di trent’anni, nome noto alle banche dati della polizia, ha patteggiato quattro mesi ed è stato rimesso in libertà.

L’uomo nella mattinata di lunedì, a bordo di una Bmw intestata a un italiano che di vetture di proprietà ne ha a decine (il classico prestanome per consentire ai delinquenti di non essere scoperti, in caso di fuga), aveva ingaggiato una gara folle per cercare di seminare i carabinieri.

Alla fine i militari della stazione di Olgiate Comasco lo hanno bloccato e, dopo un inseguimento che è proseguito anche a piedi, lo hanno ammanettato.

Tutto è cominciato a Binago, quando la pattuglia della stazione di Olgiate ha intercettato la Bmw. Stavano cercando proprio quell’auto, i militari, dopo che il sistema di controllo delle targhe aveva inviato un alert per la presenza della vettura sospetta, in quanto intestata a un prestanome e già notata in operazioni antidroga. Alla vista dei carabinieri Elfadili, anziché fermarsi, è partito a tutta velocità, tra l’altro speronando una macchina parcheggiata con a bordo un automobilista. Ne è nato un inseguimento durato quasi un quarto d’ora per le vie di diversi Comuni. Tornato a Solbiate si è scontrato con un marciapiede, ha bucato la gomma posteriore ed è stato costretto a fermarsi.

A Cagno la Bmw ha rischiato di travolgere una scolaresca che, a piedi, si trovava in giro per le vie del paese. Non si contano i danni causati a cartelli stradali abbattuti, rotonde prese dritte dal fuggitivo, e neppure gli incidenti che ha rischiato di causare.

Addosso gli era stata trovata della cocaina, comunque un quantitativo minimo di droga. È probabile che avesse con sé altro stupefacente di cui potrebbe essersi liberato prima dell’arresto.

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