Spari a Ronago, la vittima
«Mafia? No, affari di cuore»

Incredibile colpo di scena dopo la notte brava di sabato scorso Sui social spunta un messaggio dell’uomo fatto oggetto dell’intimidazione

Dal dramma alla farsa in tre giorni: è stata solo una “sparata” sentimentale, non fu malavita, bensì fu malcostume. Gli spari e la detonazione che sabato notte hanno scosso il paese avevano per bersaglio il responsabile di una storia amorosa finita male.

Lo confessa pubblicamente la stessa fatta oggetto di una decina di colpi da scacciacani che simulavano spari veri ( bossoli ritrovati nel posteggio) e dall’esplosione di un petardone, scambiato per bomba carta per i resti rimasti sull’angolo, pezzi di cartone, fiamma e fumo, con persistente odore di bruciato. E un altro colpo di scacciacani era stato esploso in località Merlina anche se non è ancora chiaro il collegamento tra i due episodi.

Questo il post affidato ai social: «Allora, dato che in questo paese la gente parla per niente, il tutto è stato per una storia amorosa finita male. Non per mafia o droga come pensate voi. Chiedo scusa per lo spavento. Vi assicuro che tutto è finito lì. Parlate quando sapete le cose che già sono sulla bocca di tutti». Post corredato da firma e foto. Non ha scritto “Per niente”, ma un’altra parola. Particolare insignificante, forse, nel contesto di una telenovela condita da violenze individuali ed allarmi sociali.

Ma a mettere una parola definitiva, vista la deriva della situazione, saranno gli accertamenti dei carabinieri ai quali probabilmente non basterà la confessione in diretta sul Gruppo “Sei di Ronago se” del protagonista della storia che, a questo punto, non può che conoscere gli autori del raid generato da motivi sentimentali. Forse spunta un’altra puntata.

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