Turate, «Ho detto ai bimbi: aspettate qui»
E ha salvato il giovane dalle fiamme

Il racconto del salvatore Giulio Mazza che ha estratto l’amico del ragazzo morto

«Papà arriva subito, deve fare una cosa». Giulio Mazza, della Manera di Lomazzo, trasferitosi a Turate, con la famiglia, non ha avuto esitazione nell’aiutare Antonio Domenico Iacopetta, 20 anni, di Bulgaro, che stava disperatamente cercando di uscire dalla Fiat Punto, già in fiamme, coinvolta nel tragico incidente stradale avvenuto venerdì scorso, attorno alle 18, in via Como, tra Lomazzo e Turate, poco dopo il sottopasso di Pedemontana e della vicina autostrada A9.

Nel drammatico sinistro ha perso la vita il 19enne Fedrik Borghi di Gerenzano, che da poco tempo aveva preso la patente; entrambi stavano andando al lavoro al ristorante “Il maestrale” di Bregnano, dove erano stati assunti soltanto da un paio di mesi. Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, l’auto si è scontrata con un camion mentre era in fase di sorpasso.

«In macchina c’erano i miei figli, un bimbo di 4 anni e una bimba di 6; avevo appena superato il sottopasso, pensavo non avessero visto nulla. Invece quando siamo tornat a casa hanno detto a mia moglie: “papà ha salvato un uomo”».

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