Turate, niente strada sulla ferrovia
Il Pd: «Raccogliamo altre firme»

Critiche al rifiuto del Comune: «Il sottopassaggio non basta ancora». L’idea è quella di collegare una via al sovrappasso realizzato a Gerenzano

Non si placa lo scontro politico sulla nuova viabilità turatese dopo l’apertura del sottopassaggio della ferrovia. Oggetto del contendere rimane la richiesta di un terzo attraversamento della linea ferroviaria, una richiesta portata avanti dal Partito Democratico anche con una raccolta firme online tra residenti e automobilisti.

«Come fece la maggioranza Lega-Centrodestra, anche la lista civica TU come Turate chiude il proprio mandato senza lasciare ai cittadini turatesi la possibilità di avere un terzo attraversamento della ferrovia» sottolinea Leonardo Calzeroni, segretario cittadino del Pd

Il quale spiega quanto è avvenuto nell’ultimo Consiglio comunale: «Si discuteva la nuova variante al Pgt e l’osservazione numero 25, presentata dal consigliere Giancarlo Carnelli e con la quale si proponeva di prevedere nello strumento urbanistico il prolungamento della via Centro industriale Europeo per collegare la rete viaria di Turate al sovrappasso ferroviario esistente a Gerenzano, in via Rovello, non è stata accolta, formalmente perché è stata presentata oltre i termini».

«Politicamente però - argomenta Calzeroni - il dato è che il sindaco Alberto Oleari e TU come Turate proseguono, senza modifiche, le scelte viabilistiche adottate dalla precedente amministrazione di centrodestra».

E aggiunge: «Si tratta dell’ennesima occasione perduta per migliorare la qualità della vita dei turatesi i quali, a differenza dei cittadini di Gerenzano, non avranno una terza via di attraversamento della linea ferroviaria, che il carico di traffico in entrata ed in uscita dal paese per i prossimi anni graverà esclusivamente sulle vie Mazzini e Fermi, che i turatesi per raggiungere Saronno dovranno sottoporsi ad un tortuoso percorso stradale intasando di traffico la Statale Varesina».

Tuttavia i Democratici turatesi non intendono mollare la presa, soprattutto in vista delle elezioni amministrative di autunno.

«Noi non demordiamo - dice Calzeroni -. Continueremo a raccogliere le firme sul testo della petizione on line su change.org e ripresenteremo la proposta alla nuova amministrazione che sarà votata il prossimo autunno».

E argomenta: «L’apertura del nuovo sottopasso ferroviario e la chiusura del passaggio a livello di via Roma stanno causando problemi di viabilità e d’inquinamento a causa dell’inadeguatezza delle vie Mazzini e Fermi, che oggi rappresentano le strade di collegamento al sottopasso per le auto che entrano ed escono dal paese in direzione di Gerenzano e della Strada Statale 233 - Varesina».

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