Uccise la cognata a Stabio
Vent’anni di carcere per Egli

L’accusa aveva chiesto l’ergastolo per assassinio

Non sono bastate le parole di pentimento pronunciate in mattinata al termine del dibattimento. Michele Egli, 42 anni, è stato condannato a vent’anni di carcere per l’assassinio della cognata Nadia Arcudi, allora 35 anni, il cui corpo fu trovato in un bosco di Rodero nell’ottobre di due anni fa.

Lo ha deciso la Corte delle Criminali di Mendrisio, riunita a Lugano e presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. «La colpa dell’imputato è di estrema gravità: ha agito per futili motivi».

Il giudice non ha quindi accolto la richiesta di ergastolo dell’accusa, ma nemmeno quella della difesa che aveva ipotizzato una condanna a 15 anni.

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