Uggiate e Ronago, primi sì alla fusione: «Unendo le forze si farà meno fatica»

Il caso Gli alpini: «Non possiamo più stare da soli». L’ex sindaco Baruffini: «Nessuno è periferia». Evelina Bernasconi: «È l’ultima chance per i nostri piccoli Comuni». Restano dubbi solo sul nome

Entro la fine di febbraio, i consigli comunali di Ronago e di Uggiate Trevano dovranno approvare il progetto di fusione in Comune unico e, subito dopo, la proposta sarà presentata in Regione Lombardia. La popolazione sarà chiamata a referendum domenica 28 maggio e dal mese prossimo prenderà il via una campagna di informazione. Sono le tappe prefigurate dalla commissione consiliare congiunta che ha ormai definito il progetto.

Un risultato è già evidente: a Ronago, la minoranza s’è divisa. Vittore Varsalona resta contrario, «perché compito di un amministratore è dare continuità alla propria comunità, non spezzarla», ha già dichiarato.

Ronago, minoranza divisa

Nuccio Risoleo è invece favorevole alla fusione. «E lo ero fin dall’inizio, nonostante mi sia candidato con Varsalona – dice Risoleo – non verranno sacrificate le nostre identità e le nostre tradizioni e riceveremo un contributo regionale da 7,5 milioni di euro in dieci anni. È anche vero che io sono critico su alcune scelte di Uggiate, come quelle urbanistiche, ma ne parleremo».

Ad Uggiate Trevano, invece, la minoranza è d’accordo sulla fusione: «Lo ero già nel 2009, quando fu proposta la prima volta e non passò poi al referendum del 2014 – sottolinea Evelina Bernasconi – Stavolta, la fusione è l’ultima chance per i nostri piccoli Comuni, per poter garantire servizi efficienti alla comunità. Spero che i cittadini capiscano l’importanza della scelta e che sia significativa l’affluenza alle urne».

I primi orientamenti dei cittadini: «Io sono favorevole alla fusione. Penso che possa portare benefici per entrambi i paesi. Dal mio punto di vista, abbiamo bisogno di contributi per migliorare i nostri impianti»: è il pensiero di Angelo Conconi, storico presidente di Asd Ronago, ora accorpata con la Faloppiese, con vantaggi reciproci. «Unendo le forze, si fa meno fatica», commenta Conconi. Il presidente dell’Uggiatese Volley 87, Giuseppe Vella, è un po’ più cauto: «Certo, la fusione tra due Comuni è un po’ riduttiva, ma vedremo il progetto. A livello campanilistico, mi spiacerebbe cambiare il nome del mio paese, Uggiate Trevano. Ma è un particolare. O forse, no».

«Nessuno è periferia: Uggiate, Trevano e Ronago sono un tutt’uno. Siamo già un’unica Comunità Pastorale, le scuole medie sono uniche, le nuove generazioni crescono insieme»

Gli alpini, fibra di questi paesi: «Sono favorevole alla fusione», non ha dubbi Mario Ghielmetti, segretario del Gruppo di Ronago e consigliere comunale di maggioranza. «A Ronago – spiega – non abbiamo più possibilità di spese correnti, perché non ci sono aziende, non ci sono attività, diminuiscono anche gli abitanti. Non possiamo più stare da soli, a livello amministrativo». Ad Uggiate Trevano, capogruppo degli Alpini è Silvano Baruffini, ex sindaco: «Io sono favorevole alla fusione e mi rendo conto come Ronago tema di diventare periferia: è il problema sempre lamentato da Trevano – afferma – Ma nessuno è periferia: Uggiate, Trevano e Ronago sono un tutt’uno. Siamo già un’unica Comunità Pastorale, le scuole medie sono uniche, le nuove generazioni crescono insieme. Chiedo solo questo: una vera e capillare campagna di informazione».

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