Un pellegrinaggio
insieme ai fedeli
Segno di ripartenza

LIeri non c’erano solo autorità e associazioni per il rito del percorso fino a Monza da San Gerardo Il parroco:«Vedervi è come una carezza al cuore»

«Vedervi è una carezza al cuore». Così il parroco della chiesa di San Gerardo al Corpo a Monza, don Massimo Gaio , ieri, lunedì 25 Aprile, ha salutato il ritorno dei pellegrini olgiatesi dopo due anni di assenza causa pandemia.

Oltre trecento fedeli hanno partecipato al pellegrinaggio alla chiesa di San Gerardo al Corpo a Monza, dove sono conservate le sue spoglie, in segno di gratitudine al Santo che nel 1207 si racconta che avrebbe liberato Olgiate da una malattia che conduceva alla pazzia.

Dopo la cancellazione dell’edizione del 2020 e il pellegrinaggio ristretto a una mini delegazione nel 2021, quest’anno la presenza dei fedeli, ancorché contingentata, ha permesso di rivivere lo spirito comunitario del pellegrinaggio. Per ragioni legate alle misure anti Covid, la popolare processione dalla chiesa di San Biagio a quella di San Gerardo al Corpo in Monza è stata riservata ad alcuni rappresentanti della comunità. Il Corpo musicale olgiatese ha aperto il mini corteo, seguito dai sacerdoti con i chierichetti e le “amiche di Santa Rita”, i ragazzi delle superiori e le autorità (sindaco Simone Moretti e la suo vice Paola Vercellini col gonfalone retto dalla polizia locale). Rappresentate anche le associazioni olgiatesi.

All’arrivo in chiesa, la benedizione impartita da don Massimo ha introdotto all’intensa celebrazione, animata dalla corale parrocchiale diretta dal maestro Roberto Colombo , presieduta dal prevosto di Olgiate don Flavio Crosta . Presenti il vicario don Francesco Orsi , il collaboratore parrocchiale don Alberto Dolcini , don Antonio Panariello e i nativi di Olgiate don Gerardo Bernasconi e don Gianluigi Vercellini . Ha mandato i suoi saluti il prevosto emerito monsignor Lorenzo Calori che, come ha ricordato don Flavio (invitando i fedeli a pregare per lui), l’anno prossimo festeggerà il 70esimo di sacerdozio.Al termine della messa solenne, don Gaio ha detto: «Oggi sono veramente commosso e ho ringraziato il Signore per la vostra presenza. Gli ultimi due anni ho sentito la nostalgia degli olgiatesi. Siamo grati a voi di questa testimonianza che mi riempie il cuore. Volesse il cielo che anche i parrocchiani e cittadini di Monza avessero la stessa vostra fede nei confronti di San Gerardo». Don Massimo ha ammesso di aver provato “invidia” nel vedere la dimostrazione di unità della comunità pastorale di Olgiate che si fatica a riscontrare in una città come Monza con 18 parrocchie.

Al termine della messa, sono stati rinnovati il rito della visita all’urna di San Gerardo e la consuetudine della distribuzione del pane e vino benedetti (richiesti oltre 500 kit del pellegrino, consegnati sia a Monza che Olgiate dopo la messa delle 18).

Nel segno della tradizione anche il ritorno del pellegrinaggio notturno a Monza a piedi organizzato da Avis Olgiate in collaborazione con Alpini e Sos, cui hanno partecipato 23 persone. «Dopo la pandemia, era giusto ricominciare. Un buon segno di ripartenza – afferma Colombo - È stata una camminata in stile pellegrinaggio». «Siamo partiti tutti assieme e arrivati tutti assieme, proprio come rivivere un pellegrinaggio di un po’ di anni fa. Rivedere la chiesa di nuovo piena è stato bello. Manca ancora qualcosa, come la festa e le bancarelle sul piazzale, ma pian piano torneranno anche quelle».

Manuela Clerici

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