Una folla ha dato l’ultimo saluto a Irene: in chiesa la canzone scritta dal papà per lei

Bulgarograsso Tanti al funerale della ragazza uccisa da un improvviso malore a 26 anni. Sono risuonate le note del brano che il genitore, morto tre anni fa, aveva dedicato alla figlia

L’ultimo saluto a Irene Ceravolo sulle note della canzone che il padre le aveva dedicato. Struggente addio alla giovane – 26 anni – stroncata da un malore che l’ha compita all’improvviso nel cuore della notte tra martedì e mercoledì, a due mesi dalle nozze celebrate lo scorso 21 maggio.

Già in quell’occasione era risuonata la canzone che il padre Gianni – deceduto prematuramente tre anni fa – aveva composto per lei. Ieri la voce registrata del padre che eseguiva quella stessa melodia l’ha accompagnata nel suo ultimo viaggio terreno, prima che il feretro lasciasse la chiesa. In tanti – fra cui anche molti giovani – hanno partecipato alla messa funebre, conclusasi con uno scrosciante applauso per «Condividere – ha sottolineato lo zio Roberto – l’applauso degli angeli e dei santi quando Irene è arrivata in cielo».

Dolore e commozione, ma anche una profonda fede di fronte a una tragedia che lascia sgomenti. «La morte improvvisa e inattesa a 26 anni ha lasciato in tutti noi un profondo vuoto interiore e non riusciamo ancora a realizzare l’accaduto – ha detto nell’omelia il pastore Cristoforo, tanto caro a Irene e al marito Giuseppe Vozzo – Quello che appare così definitivo non lo è affatto. Noi oggi siamo qui non per celebrare la morte, ma la vita eterna. La vita non finisce con la morte; dopo la morte c’è una vita con Dio. Gesù è l’elisir di vita eterna; la vita con Cristo è una speranza senza fine».

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