Venticinquemila luci
dicono “forza Edoardo”

Olgiate, l’iniziativa di Claudio Barlume a favore del piccolo di 4 anni di Faloppio

Venticinquemila luci della speranza. Tante quelle natalizie che adornano la casa da fiaba di Claudio Barlume – operatore del 118 – e della moglie Francesca Lopez, a Somaino, quest’anno dedicata a Edoardo. Il bimbo di quattro anni e mezzo, residente a Faloppio, affetto da un tumore al midollo osseo e in cura all’ospedale San Gerardo di Monza.

L’altro ieri ha iniziato la terapia per contrastare la grave malattia che lo ha colpito. Come segno di vicinanza, speranza e incoraggiamento al piccolo è stata anticipata di un giorno l’accensione della casa illuminata, opera di Barlume, papà di un compagno di scuola di Edoardo.

Oltre a dedicare a lui la sua magica casa illuminata, Barlume ha avviato anche una raccolta fondi: «Per aiutare Edoardo e i suoi genitori in questo percorso difficile. Aiutiamo Edoardo a sconfiggere questo male e regalargli un sorriso per Natale, che si avvicina».

L’accensione della casa illuminata – quest’anno addobbata con 25mila luci, rispetto alle 15mila dello scorso anno – è stata volutamente anticipata rispetto alla sera dell’Immacolata che tradizionalmente segna l’avvio del periodo prenatalizio.

«Avrei dovuto accenderla l’8 sera, ma l’abbiamo illuminata il 7, alle 18, per il piccolo Edoardo, perché l’altro ieri ha iniziato la terapia – dichiara Barlume - Abbiamo voluto accendere le luci in segno di speranza per lui. Hanno assistito all’accensione davanti alla casa una decina di bambini che conoscono Edo, accompagnati dai loro genitori. Altri sono passati in auto. Non potendolo andare a trovare, per via delle limitazioni in atto, è stato un modo per far sentire la nostra vicinanza a lui e alla sua famiglia».

Non a caso, quest’anno la creazione di Barlume è stata intitolata “Le luci della speranza”, perché sia un Natale gioioso anche per Edo, un Natale di speranza e di rinascita dopo il tumore.

Per Barlume è la quarta creazione e ancora più spettacolare delle precedenti. Opera frutto di un minuzioso lavoro artigianale e creativo, avviato a fine agosto, per addobbare la sua villetta con installazioni fatte con le sue mani e in gran parte con materiali di recupero. (Manuela Clerici)

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