«Via le freccette, è gioco d’azzardo»
La burocrazia ferma la squadra

CassinaL’ex sindaco ha fatto rimuovere i bersagli dal centro sportivo: «Sono a pagamento»

Basta freccette al centro sportivo, l’ex sindaco: «È un gioco d’azzardo». Ma ora gli appassionati del tiro a segno sperano che il commissario prefettizio riveda a loro favore la decisione presa dal predecessore.

Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale ha intimato ai gestori dei campi di via Agostino Monti, ovvero i volontari dell’associazione sportiva Cassina Rizzardi 1977, di portare via i quadranti per giocare alle freccette, gli stessi bersagli che vengono utilizzati da una squadra del paese, The king of dart’s guidata da Daniele Podetti, che si allena per partecipare a dei campionati internazionali.

«Non possono fare ciò che vogliono – spiega Paolo De Cecchi, l’ormai ex sindaco cassinese – intanto perché il centro sportivo è del Comune ed è soltanto dato in gestione, perciò servono tutte le autorizzazioni del caso. E poi soprattutto perché quello è un gioco a pagamento, bisogna mettere monete su monete, è una modalità professionale, non è certo come il calcio balilla, anzi è assimilabile all’azzardo. E comunque sia è inadatto ai bambini che frequentano il nostro campo sportivo».

Darts, freccette in inglese, è un movimento che sta prendendo piede anche in Italia, sempre più giocatori professionisti stanno per ore davanti ai bersagli. La squadra cassinese per altro è stata di recente premiata in un torneo che si è tenuto in Piemonte.

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