Bonifica massi e cantiere assieme
«Con la Regina chiusa alle auto»

Ora verranno effettuati i controlli sulla presenza di ordigni bellici

Bonifica degli ordigni bellici sì, della parete rocciosa no, almeno fino al 29 novembre.

Sono queste le ultime indiscrezioni in vista della chiusura totale della Regina per 120 giorni consecutivi. Tutto questo mentre a metà mese potrebbe rendersi necessaria (la conferma o meno arriverà da Anas nei prossimi giorni) una chiusura notturna per evitare intralci al traffico nel punto più stretto del tracciato, quello in corrispondenza del salto di montone “inverso”, nel tratto che poi immette nell’abitato di Colonno. Il riferimento - quanto alla chiusura notturna - è all’intervento di interramento dei cavi elettrici iniziato lunedì sotto la pioggia battente e proseguito ieri con l’ausilio dei movieri in corrispondenza del depuratore delle Camogge.

Ma andiamo con ordine. Secondo le ultime indiscrezioni filtrate ieri, alla fine l’atteso intervento di disgaggio delle pareti a monte del portale sud e del salto di montone “inverso” dovrebbe avvenire contestualmente alla chiusura della Regina, fissata per lunedì 29 novembre.

Questo perché sarebbero emerse negli ultimi giorni problemi non tanto per l’intervento in sé quanto per la gestione del cantiere, che dovrebbe tenere conto anzitutto del cantiere in capo a e-distribuzione già in essere, il cui percorso arriverà a comunque in un tratto a coincidere con l’ipotizzato cantiere dei disgaggi. La seconda criticità è legata al fatto che la pulizia di una parete rocciosa comunque ripida ed a strapiombo sulla statale presenterebbe qualche incognita legata al fatto che la statale dovrebbe comunque rimanere aperta anche se a senso unico alternato.

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