Cantù, fino a 200 euro di “bonus bebè”
Ma quest’anno solo 250 neonati

Negli ultimi otto anni meno 30%. Il Comune stanzia 50mila euro. Domande entro gennaio. Girgi: «Non premio, ma investimento sul futuro». Maspero: «Incoraggiamo neo mamme e papà»

Un bonus bebè: fino a 200 euro per ogni nato nel 2021. Qualcosa che può ricordare, a qualcuno, il vecchio bonus del Governo Berlusconi, anche se in quel caso erano mille euro.

Ma certo l’iniziativa di una città come Cantù, se confrontata con il potere di fuoco nazionale, non ne esce granché sminuita dal raffronto. A darne notizia, l’assessore ai servizi sociali Isabella Girgi.

L’obiettivo è di evidenziare, più in genere, l’importanza di mettere al mondo dei figli, come sottolinea in particolar modo Maspero. Negli ultimi otto anni, le nascite a Cantù hanno segnato un calo: un -30%. E in città, da quest’estate, di fatto, c’è una scuola materna in meno, vista l’unione delle forze tra due paritarie, Cardinal Ferrari e San Paolo.

«Abbiamo voluto dare un incentivo di sostegno alle nascite e alle adozioni di minori, bimbi nati e adottati nel 2021, per un importo fino a un massimo di 200 euro - spiega l’assessore Girgi - cumulabile con ogni altro beneficio vigente. Si tratta di un’iniziativa in più a favore della natalità. Verrà messo a disposizione sul sito Internet del Comune un modulo, che poi si potrà restituire compilato in municipio. Lo stesso modulo sarà inviato via posta a tutte le famiglie canturine che hanno registrato un nuovo nato. Per i nati da qui alla fine di dicembre, allo sportello dell’anagrafe, ne verrà data comunicazione. Per le domande ci sarà tempo fino al 31 gennaio».

«Sono molto orgogliosa - prosegue Girgi - per una premialità indirizzata a chi ha deciso di dare alla luce dei figli, considerato il numero minimo di nascite di questo periodo. Devo dire che abbiamo lavorato insieme io e Gabriele Maspero, consigliere con delega alla famiglia, ci troviamo sempre affini nelle idee».

«Questo bonus - aggiunge il consigliere Maspero - ha una grossa carica di novità, perché suggerisce alle coppie che mettere al mondo bambini è anche una gioia pubblica. Negli ultimi otto anni a Cantù abbiamo avuto il 30% in meno di nascite e quest’estate una scuola materna ha chiuso. Premiare la natalità non è una spesa qualsiasi, ma un investimento. Al di là del reddito qui è l’impegno per la vita ad essere ammirato, e l’Amministrazione incoraggia neomamme e neopapà per il futuro. Per quanto il tema sia nazionale, è un orgoglio che Cantù ci provi, senza grandi pretese demografiche ma con la certezza di porre l’attenzione sulle cose importanti. È una rondine contro l’inverno demografico, un segnale che può essere replicato da altri comuni. Abbiamo già incuriosito gli osservatori pro family».

I numeri dell’anagrafe di Cantù confermano come, anche negli ultimi anni, il trend sia in discesa.

Nel 2018, 279 nati, diventati 264 nel 2019 e infine 257 nel 2020. Da gennaio alla fine di settembre 2021: 187.

Quindi, a un ritmo di una ventina di nascite al mese, difficilmente si arriverà a 250 bimbi. E il calo di natalità quasi certamente sarà quindi confermato anche per quest’anno.

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