Casa dei furti in via XI Febbraio
Cantù, quarto colpo in un mese

Esasperati i residenti della palazzina tra viale Madonna e via Milano, in centro città. Stavolta i ladri si sono presi l’oro in un appartamento e anche l’auto parcheggiata nel garage

Al quarto furto in un mese circa nella stessa palazzina, questa volta, i ladri si sono presi l’oro trovato in casa e, dopo aver rinvenuto una chiave nell’appartamento, anche l’auto parcheggiata nel box. Sono esasperati i residenti di via XI Febbraio, centro città, tra viale Madonna e via Milano. Soprattutto al civico 7. Dove, di nuovo, si è verificato l’ennesimo furto. Amara sorpresa, per i derubati. Che hanno sospeso la vacanza, dopo aver visto il messaggio mandato da un vicino: la foto del box auto aperto e l’assenza della loro Volkswagen Golf. Sono rientrati a casa.

Inquilini tenuti sotto controllo

Ladri che controllano le abitudini. Ladri che vanno a colpo sicuro. In questo caso, probabilmente sapevano che, in quell’appartamento, al piano terra, da qualche giorno, non c’era nessuno. Il furto è avvenuto nella notte tra mercoledì e ieri. Secondo quanto è stato ricostruito, alle 23, quando una vicina ha chiuso le finestre, il garage era ancora chiuso.

Nessuno sembra aver notato nulla. I ladri, o il ladro, ha probabilmente scavalcato la recinzione esterna, senza farsi vedere da nessuno. Dentro il giardino, si è quindi avvicinato a una portafinestra. Ha segato una quindicina di listelle della gelosia. E poi ha spaccato il vetro. È stato fortunato: per un puro caso, non è scattato l’allarme dell’antifurto.

Quindi, il solito giro tra le camere. Se consapevole dell’assenza dei derubati: in tutta tranquillità. Fino a trovare, oltre alle solite catenine ricordo in oro, conservate nei cassetti, anche una chiave della Golf, poi sparita dal garage. Un auto immatricolata ventidue anni fa. Comunque ancora utile per spostarsi in città, o nel raggio di qualche chilometro, per le solite commissioni.

Dalle vacanze, vista la foto del box spalancato inviata ieri mattina, i derubati hanno deciso quindi di rientrare a Cantù. Prima, una telefonata ai Carabinieri della località in cui si trovavano. Poi, il contatto con i Carabinieri di Cantù. Nel pomeriggio di ieri, uno dei due coniugi si è presentato alla stazione di via Manzoni per denunciare l’accaduto agli uomini dell’Arma. Nel quartiere, non manca l’apprensione per chi, prossimamente, dovrà partire.

Al quarto colpo in un mese, tre di questi riusciti, uno tentato, si sospetta, a questo punto, di qualcuno che potrebbe anche risiedere in zona. A meno che non si tratti di un organizzato in trasferta, che però ha pianificato con cura ogni effrazione. Per colpire, in quattro casi su quattro, in appartamenti sicuramente vuoti. Per le vacanze. O per altri motivi.

Segnalata una persona sospetta

Intanto, in questi giorni, un automobilista ha notato, in via XI Febbraio, una persona sospetta. Ha segnalato al 112 un uomo con un cappellino azzurro e la mascherina alzata fino al naso, nonostante non vi sia in questo periodo l’obbligo di indossarla all’aperto, e nonostante il caldo da pieno pomeriggio.

La consegna di alcuni volantini - pochi, tra le mani - è sembrata a chi ha telefonato al numero di emergenza un pretesto. Innanzitutto, perché non tutte le cassette sono state riempite dalla pubblicità. E perché, a ogni casa, l’uomo ha scattato delle foto. E questo è sembrato abbastanza strano.

Christian Galimberti
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