Coronavirus, altre vittime
a Menaggio e Mariano

Salgono a 11 i decessi di persone residenti sul Lario Altri 36 contagi accertati

Sì, ci eravamo un po’ illusi. L’incremento di “appena” il 30% di casi positivi tra giovedì e venerdì aveva fatto sperare nella possibilità di un cambio di tendenza della curva comasca sui casi di coronavirus. Ma ieri quell’illusione si è spenta non soltanto di fronte a 36 nuovi pazienti affetti dal Covid-19 (pari a quasi il 60% in più rispetto a 24 ore prima), quanto soprattutto al numero di vittime che a Como (in attesa di un conteggio ufficiale che incomprensibilmente né Ats Insubria né Regione Lombardia forniscono) è balzato a quota 11. Undici comaschi morti a causa delle complicanze dovute al coronavirus.

Le vittime

Al triste conteggio, ieri si sono aggiunti: un ottantenne di Mariano Comense e una pensionata di Menaggio. Mentre poche ore prima era mancata una seconda suora ricoverata in una casa di riposo per religiose a Canzo (nei giorni precedenti era morta un’altra religiosa, di 89 anni).

Dopo i due decessi a Tremezzina, il coronavirus miete dunque la sua terza vittima lungo la sponda occidentale del lago: si tratta di una delle due persone rimase contagiate a Menaggio. È una donna di 79 anni che era risultata positiva pochi giorni fa. La comunicazione ufficiale è arrivata ieri a mezzogiorno attraverso un comunicato del sindaco del paese, Michele Spaggiari, pubblicato sulla pagina facebook del Comune: «Con profonda tristezza si comunica che la persona che rappresentava il secondo caso positivo al Covid-19 nel nostro Comune è deceduta. Ai suoi famigliari le più sentite condoglianze di tutta la comunità». A seguire, una lunga serie di messaggi i cordoglio e affetto dei cittadini nei confronti dei famigliari.

«Contavo proprio di non dover mai dare un annuncio simile e spero vivamente che possa essere l’unico - commenta lo stesso Spaggiari -. Già è stato arduo comunicare i primi due casi di persone infette, una notizia che era doveroso trasmettere, ma che ha inevitabilmente scosso la cittadinanza. Il decesso di una di una loro ci addolora e rischia di suscitare maggiori ansie. Come amministratore non posso che rinnovare l’invito ai miei concittadini ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni in vigore; la situazione è seria e non possiamo conoscere in quanto tempo si potrà risolvere». A fronte di tre decessi, anche fra Centro e Alto Lario si aggiungono ogni giorno alcuni nuovi casi di soggetti contagiati: gli ultimi, in ordine di tempo, sono i due registrati a Musso.

I dati aggiornati

In provincia il conteggio ufficiale è arrivato a quota 154 pazienti affetti da coronavirus.

Solo Sondrio, con 46 casi, ha meno contagiati della nostra provincia. A Lecco invece si sfiorano i trecento pazienti. Ma si tratta comunque di una magra consolazione. Anche perché mentre nella regione la curva di crescita sta rallentando (ieri l’aumento era del 18%, l’altroieri del 20%, il giorno precedente del 25% e prima ancora di oltre il 30%), sul Lario le percentuali di crescita restano alte.

Nella nostra regione i casi positivi a ieri erano 11.685, con ben 966 morti. Complessivamente i lombardi in isolamento domiciliare sono poco meno di 3.500. Crescono i numeri di ricoveri in terapia intensiva: siamo arrivati a 732 a fronte di un migliaio di posti letto a disposizione (in aumento anche questi, visto la continua ricerca di spazi nuovi da adibire a rianimazione).

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