Croce Rossa, ipoteche per due milioni
In debito con le banche fino al 2036

Sono ben quattro i mutui attivati dal Comitato di Como tra l’estate 2016 e il 2017 - Iscrizioni in conservatoria sulle sedi di Lipomo e San Fedele e sulla carrozzeria di Montorfano

Nell’estate del 2016, in concomitanza con l’apertura del centro migranti di via Regina, la Croce Rossa si è data agli investimenti immobiliari. Nell’arco di pochi mesi il Comitato di Como, all’epoca commissariato e guidato in solitaria da Matteo Fois - fino a poco più di due settimane fa presidente di via Italia Libera - ha acceso ben tre mutui fondiari per l’acquisto delle nuove sedi di San Fedele Intelvi e di Lipomo, oltre a un “prato” (da adibire a parcheggio) in quel di Lora. L’anno successivo al tre mutui già aperti se n’è aggiunto un quarto per l’acquisto di una carrozzeria a Montorfano.

In meno di un anno e mezzo l’ex Comitato della provincia di Como si è indebitato con le banche - debiti che si estingueranno non prima del 2036 - per una cifra complessiva di 1 milione e 950mila euro.

Tra le uscite che - evidentemente - hanno messo in difficoltà i conti della realtà comasca che abbraccia centinaia di volontari oltre che 70 dipendenti, le rate dei mutui firmati dall’allora commissario hanno un peso non trascurabile. Mutui legati agli investimenti immobiliari iniziati nell’estate del 2016.

Il primo mutuo (della durata di 15 anni) risale al luglio di quattro anni fa, quando il Credito Valtellinese ha erogato mezzo milione di euro e acceso un mutuo (iscritto per 900mila euro) sulla sede di San Fedele Intelvi per consentire alla Croce Rossa di procedere ai lavori di sistemazione della struttura. Un mese dopo, il 2 agosto 2016, il Comitato di Como iscrive in conservatoria la compravendita della nuova sede di Lipomo e di un “prato” a Lora, da destinare a parcheggio per i dipendenti e i volontari. Quindi, nello stesso giorno, Banca Prossima di Milano eroga un milione e 50mila euro a favore delle casse di via Italia Libera e iscrive un’ipoteca, sia sulla sede di Lipomo che sul terreno di Lora, pari a 2,1 milioni di euro. Il mutuo si esaurirà soltanto nell’agosto del 2036. Passano tre mesi e mezzo e arriva il terzo mutuo: 130mila euro con un’iscrizione da 260mila euro sempre erogati da Banca Prossima e sempre sui due beni di Lipomo e di Lora.

L’ultimo mutuo formalmente iscritto è del 6 novembre 2017. Un altro mutuo ventennale concesso da Banca Prossima: 280mila euro per l’acquisto di una carrozzeria di via Dante a Montorfano (importo iscritto a ipoteca per 560mila euro).

Erano anni in cui brillava la voce entrate nel bilancio del Como. Merito della convenzione 118 (circa 2 milioni all’anno), che via Italia Libera incassava in nome e in conto anche degli altri Comitati della Croce Rossa della provincia (con l’obbligo di girare le somme in questione, cosa che stando a molti Comitati sarebbe avvenuta solo in modo parziale e a singhiozzo) e dei soldi per la gestione del centro migranti di via Regina, che garantiva introiti mensili tra i 150mila e i 200mila euro. Poi il centro ha chiuso. E gli affanni finanziari sono esplosi all’improvviso. Sfociando nel commissariamento della sede cittadina.

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