Da lunedì zona rossa
Ecco le regole da seguire

Scuole e negozi chiusi, stop ai centri commerciali nel fine settimana. Aperte le edicole

Da lunedì 15 marzo la Lombardia torna in zona rossa: il peggioramento degli indicatori, già preannunciato, non lascia spazio a dubbi. La nostra regione diventerà rossa insieme alle province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Piemonte, Veneto Toscana e Marche. Sono invece 8 quelle che sono o dovrebbero diventare arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria. La Sardegna dovrebbe rimanere bianca.

«La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita» ha spiegato anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

Ecco dunque le principali misure a cui ci si dovrà attenere

- Divieto di circolazione dalle 22 alle 05.

- No spostamenti anche all’interno del proprio Comune, se non per comprovati motivi urgenti o di salute;

- Sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido, scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali;

- Chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici;

- Sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità;

- Bar e ristoranti aperti solo con servizio da asporto e domicilio;

- Restano le chiusure previste per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi;

- Sono chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari;

- Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie;

- Permane la sospensione dell’attività in presenza nelle Università;

- Fortemente raccomandato lo smart working dove possibile;

- No seconde case, se non per comprovate esigenze;

- Solo una persona per nucleo famigliare negli esercizi commerciali;

- Non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private abitate ubicate nel territorio della Regione, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate e gravi situazioni di necessità;

- Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni;

- Non è consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport;

- Sempre consentita l’attività motoria e sportiva nei pressi della propria abitazione

- Obbligo di indossare mascherine chirurgiche o presidi analoghi di protezione delle vie respiratorie sui mezzi di trasporto pubblici circolanti nel territorio della Regione Lombardia.

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