Don Roberto fu ignorato dagli Abbondini
Un premio alla memoria dal Piem onte

Como: al sacerdote degli ultimi il riconoscimento da parte del “Tribunale della Bontà”. Prima il presidente Mattarella, ora le istituzioni di Vercelli: che lezione al Comune

Suona davvero paradossale. Ma mentre Como ha perso l’occasione per dare un segnale forte con la concessione a don Roberto Malgesini dell’Abbondino d’oro, i riconoscimenti istituzionali per il sacrificio del sacerdote che faceva dell’aiuto ai più bisognosi la propria missione quotidiana, continuano ad arrivare da fuori città. Dopo la medaglia d’oro alla memoria concessa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, anche dal Piemonte prefetto e sindaco si muovono per assegnare a don Roberto il premio Bontà 2020, un riconoscimento che esiste da oltre settant’anni ideato dalla società editrice di “La Sesia”, il bisettimanale di Vercelli e provincia.

Il riconoscimento

Succede che nelle settimane successive il tragico omicidio di don Roberto, il direttore del bisettimanale piemontese, Roberto Ponte, contatta alcuni colleghi comaschi per farsi raccontare la storia del sacerdote ucciso da uno degli uomini che aiutava quotidianamente. L’idea era proporre il nome del religioso con casa a San Rocco tra i candidati dei Premi Bontà di quest’anno, che solitamente vengono conferiti e consegnati prima di Natale ma che - causa Covid - quest’anno vedranno la cerimonia nei prossimi mesi, terminata l’emergenza sanitaria.

Il nome, la storia, il sacrificio di don Roberto vengono così portati a conoscenza del comitato del premio, riunito nel cosiddetto “Tribunale della Bontà”, composto dal prefetto di Vercelli Francesco Garsia, dal sindaco della città capoluogo Andrea Corsaro, dagli editori del giornale La Sesia e dal direttore Roberto Ponte. E, contrariamente ai ripensamenti e ai contorcimenti degli amministratori comaschi impegnati a scegliere i nomi per l’Abbondino d’oro, il comitato piemontese non ha alcun dubbio e, con il voto decisivo dello stesso prefetto, decide che uno dei nomi del Premio Bontà di quest’anno doveva essere proprio quello di don Roberto Malgesini.

Con l’anno nuovo, i volontari di don Roberto e i famigliari saranno invitati a Vercelli, al Teatro Civico, per la consegna del premio che prevede una cifra in denaro per poter aiutare la missione del sacerdote di San Rocco a proseguire con il lavoro del prete ucciso due mesi e mezzo fa.

Lo scandalo Abbondino

A Palazzo Cernezzi, nei giorni del lutto per la tragica morte di don Roberto, i politici componenti la commissione consigliare per la consegna degli Abbondini non furono in grado di raggiungere l’unanimità richiesta dal regolamento per poter concedere il riconoscimento alla memoria, con una serie di distinguo e di giustificazioni al limite del surreale.

A rendere ancor più evidente l’assurdità di non riconoscere a don Roberto l’onoreficenza cittadina, ci pensò il presidente Mattarella, che nei giorni dei distinguo comaschi firmò la concessione della medaglia d’oro alla memoria al merito civile della Repubblica.
P.Mor.

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