Elisabetta volata in cielo
insieme al suo Mattia

Era originaria di Porlezza una delle 14 vittime della funivia. Una famiglia distrutta: morto anche il compagno Vittorio e il figlio di 5 anni

Era originaria di Porlezza e tornava con una certa frequenza dai genitori, che abitano a Piano Porlezza, frazione di Carlazzo. Anche il territorio comasco piange Elisabetta Personini, 38 anni, una delle vittime della tragedia del Mottarone, dove una cabina di funivia è precipitata con a bordo 15 persone, tra cui il compagno di Elisabetta, Vittorio Zorloni, 55 anni e il loro figlio, Mattia, nato nel 2015 e che non aveva ancora compiuto i 6 anni. Il piccolo era stato estratto ancora vivo dalle lamiere accartocciate della cabina della funivia ma, nonostante la disperata corsa dei soccorritori, è spirato subito dopo l’arrivo in ospedale.

I ricordi

Una tragedia che ha profondamente scosso il centro lariano. Elisabetta aveva avuto già una figlia in giovanissima età da un precedente matrimonio celebrato a Porlezza, che qualche anno fa l’aveva resa una giovanissima nonna. Il dramma coinvolge dunque più famiglie e la comunità porlezzina, che non ha certo dimenticato quella ragazza solare.

Di Enrica Grassi, vicesindaco in carica del paese, Elisabetta era stata addirittura dipendente tra il 2005 e il 2007: «L’avevo assunta nella mia lavanderia e la ricordo come una ragazza sempre serena e sorridente. Era già mamma e viveva la sua vita con gioia e soddisfazione».

Il suo matrimonio, in seguito, si era sciolto e lei si era trasferita a Vedano Olona, il paese del nuovo compagno, in provincia di Varese.

E proprio lì, cinque anni fa era nato Mattia. «L’ultima volta l’ho vista tre anni fa in occasione del battesimo del suo nipotino, avvenuto qui a Porlezza – prosegue Enrica Grassi – . Ero riuscita a scambiare due chiacchiere con lei e mi era parsa ancora la ragazza di sempre, solare e affabile».

Negli ultimi tempi Elisabetta tornava soprattutto a Piano Porlezza dai genitori e nel territorio, comunque, aveva lasciato positivi ricordi. «Ciao Eli, ancora non ci credo – è il messaggio pubblicato la sera della tragedia da Monica Bari, fotografa della Val Cavargna e coetanea della vittima – Ripenso al tuo sorriso mentre mi raccontavi la tua vita e i tuoi progetti. Che tristezza».

C’è anche chi la ricorda ragazzina spensierata: «Io ti ricordo come una solare compagna di squadra – scrive un’altra amica – quando giocavamo assieme a pallavolo». Tra le numerose attestazioni di affetto e smarrimento, anche quella del Comune di Carlazzo, dove risiedono i genitori di Elisabetta: «Nell’immane tragedia che si è consumata sul Mottarone, anche Carlazzo ne piange le vittime. Un pensiero particolare per Elisabetta e la sua famiglia. Certe sciagure non dovrebbero mai accadere».

Vittorio Zoroloni ed Elisabetta erano una coppia riservata e discreta che stava per ufficializzare la sua relazione con il matrimonio civile già programmato per il 24 giugno, come conferma ai giornali locali il sindaco di Vedano Olona, Cristiano Citterio.

La scuola dell’infanzia

Momenti di commozione ed incredulità anche alla scuola dell’infanzia Redaelli-Cortellezzi di Vedano Olona, che Mattia frequentava. Ad esprimere il cordoglio a nome dell’intero istituto comprensivo di Vedano Olona è stata la dirigente Paola Tadiello: «Siamo tutti nel dolore. Ciao Mattia. Riposa con mamma e papà».

L’Amministrazione comunale ha annunciato che nel giorno dei funerali della famiglia Zorloni sarà proclamato il lutto cittadino. «Una tragedia immane, assurda, quella che ha colpito da vicino anche la nostra comunità con la prematura scomparsa di Vittorio, Elisabetta e il piccolo Mattia – dice il sindaco Cristiano Citterio – Esprimo a nome di tutti il nostro più profondo cordoglio e vicinanza ai familiari nonché la speranza che questi incidenti, nel terzo millennio, non si verifichino mai più».

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