La fibra slitta al 2021, Laglio protesta
«Internet lentissimo, ci serve subito»

Mai come in questo periodo, la fibra ottica si rivela indispensabile per i cittadini. Sì, perché in molti, costretti a casa dall’emergenza sanitaria in corso, stanno sperimentando lo smart working e necessitano quindi di connessioni veloci. Oltre a tutti gli studenti che seguono le lezioni online. Anche perché, quando i collegamenti alla stessa rete sono numerosi, si rischia di dover aspettare diversi minuti anche solo per scaricare un allegato.

In molti paesi, compresi alcuni del lago, la fibra è già presente da tempo: c’è a Cernobbio, ma anche in buona parte di Tremezzina. A Laglio, nemmeno la presenza del buon George Clooney è riuscita a portare la fibra, che sarebbe dovuta arrivare nel 2020, ma così non sarà.

Utilità

Certo, la star id Hollywood avrà molti mezzi a disposizione, anche se probabilmente quando è a Laglio, cerca solo di godersi le vacanze e internet non è nella lista delle priorità, ma se ci fosse, non guasterebbe di certo nemmeno a lui. Clooney a parte, da anni i cittadini lagliesi chiedono che si faccia qualcosa per migliorare la qualità del servizio con la fibra e proprio ora ci si rende conto di quanto sarebbe stata utile.

Da qui l’appello lanciato dal sindaco Roberto Pozzi, al grido “Dateci la fibra”, anche se, come detto, ci sarà ancora da aspettare. «Tempi emergenziali, tempi da “smart working” che altro non è che lavorare da casa col computer – ha scritto Pozzi sui social - Mercoledì mattina in Comune, per scaricare una mail, ci abbiamo messo una vita. La connessione è lentissima anche perché molti, moltissimi, essendo a casa, si collegano ad internet. Per attivare il lavoro da casa, lo studio da casa, per navigare in rete, serve una connessione super veloce: serve la fibra».

Modalità sicure

«Abbiamo tempestato di richieste da due anni a questa parte Open Fiber per accelerare i tempi di posa ma, al contrario, la previsione di copertura per Laglio slitta dal 2020 al 2021. Insomma, se vogliamo adottare nuove e più sicure modalità di lavoro e di studio, chi ha potere di farlo si dia una mossa e ci porti la fibra al più presto. Altresì, con queste connessioni “bradipesche”, lo smart working, la telemedicina o altre applicazioni, resteranno mera utopia».

Un problema, effettivamente, non da poco conto: anche in paese sono diversi i ragazzi che in questo periodo sfruttano il computer per seguire le lezioni online, mandare compiti ai professori e così via.

Ma anche coloro che si sono ritrovati a dover lavorare da casa – con tutte le difficoltà del caso, nel cambiare il proprio stile lavorativo – contando per di più su una connessione che non è esattamente velocissima. Per il momento, bisognerà pazientare.