Locatelli: «Calano Rt
e terapie intensive»

Il presidente del Consiglio superiore di sanità: «I dati si riferiscono alla settimana 2-8 novembre. C’è una iniziale decelerazione della curva dei contagi da confermare e questo deve essere motivante per andare avanti nella linea adottata con le misure stringenti prese, Non possiamo pensare che Natale faccia eccezione e di festeggiarlo come siamo abituati»

«Grazie alle misure prese si evidenzia una iniziale ma chiara decelerazione della curva della trasmissibilità». Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio delle Regioni della Cabina di Regia e sulla situazione epidemiologica. «Cala l’indice di Rt e ieri è stato il quarto giorno di fila con un calo degli accessi alle terapie intensive, con rispettivamente 122, 110, 89 e 60 accessi - ha detto ancora Locatelli -. Questo sta a indicare che il sistema messo a punto, con la diversificazione delle misure e le tre fasce, sta portando i suoi frutti e permette di riuscire a gestire una situazione che rimane evidentemente critica».

«I dati si riferiscono alla settimana 2-8 novembre. C’è una iniziale decelerazione della curva dei contagi da confermare e questo deve essere motivante per andare avanti nella linea adottata con le misure stringenti prese»

«Non possiamo pensare che Natale faccia eccezione, ovviamente l’auspicio è di arrivarci con l’Rt più basso possibile ma non possiamo poi pensare di fare eccezioni in quel periodo dando luogo ai festeggiamenti cui eravamo abituati. Andranno tenute presenti tutte le misure per non vanificare gli sforzi che stiamo facendo e faremo fino al periodo natalizio». ha detto ancora Locatelli.

«C’è qualche problema per la catena del freddo per la distribuzione del vaccino covid ma era problema noto ed il ministero non si è fatto trovare non pronto per questi aspetti di logistica. adesso il lavoro che sarà svolto con Arcuri consentirà di poter avere un adeguato meccanismo di distribuzione tenendo presente che ci sono anche altri vaccini che stanno arrivando. Si investe su diverse piattaforme vaccinali per poter avere numeri piu larghi di vaccini disponibili».

Circa 18 milioni di dosi di vaccino anti influenzale acquisite dalle regioni e altre dosi che arriveranno fino a gennaio, la campagna è iniziata in tempo e si protrarrà più a lungo rispetto alle altre. Quasi un raddoppio delle dosi che solitamente vengono distribuite pari a circa 11 milioni. Il virus non ha ancora cominciato a circolare ma già molte persone in più si sono vaccinate. E’ quanto ha sottolineato Gianni Rezza nel corso della conferenza stampa sui dati del monitoraggio. Locatelli ha quindi sottolineato anche l’importanza della vaccinazione antipneumococcica soprattutto per gli anziani

«Il ruolo dei medici di medicina generale è cruciale e va portato al centro della gestione dei malati. In queste ore è pronto per una sua valutazione concertata con i medici un documento che è stato promosso su iniziativa del ministro e che vuole essere una linea di indirizzo. Ciò per dare indicazioni sia sul monitoraggio che sulla linee terapeutiche per evitare sovraccarico degli ospedali. Il documento è pronto e verrà condiviso e concertato con i medici». Ha concluso Franco Locatelli nella conferenza stampa al ministero della Salute per l’analisi della situazione epidemiologica.

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