Lockdown in Lombardia, Fontana:
nessuna deroga prima di 15 giorni

La risposta del presidente della Regione ai sindaci di quattro capoluoghi della regione. «Questa interpretazione del Dpcm - ha spiegato - mi è stata confermata per telefono dallo stesso ministro»

I sindaci di quattro comuni capoluogo della Lombardia Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, in una lettera al presidente Fontana e al ministro Speranza, chiedono «di avere tutti gli elementi necessari per comprendere la fase epidemica sulle nostre province e i parametri che ne determinano l’inserimento nella zona rossa, al pari di tutta la Regione».

«La preoccupazione per la crescita dei contagi è comune e condivisa, così come l’impegno per rallentarne la diffusione a tutela dei nostri cittadini - scrivono i sindaci delle quattro città lombarde -. Siamo convinti che mai come ora serva la più ampia e solida unità istituzionale e non verrà mai meno dai nostri territori l’impegno a fare la nostra parte».

La richiesta, spiegano, «è motivata dalla necessità di capire per spiegare ai nostri cittadini e imprese e categorie economiche e sociali lo stato di fatto. Ma è altresì fondamentale per monitorare l’andamento epidemiologico. Siamo per questi motivi a chiedere di conoscere i dati relativi ai 21 indicatori sanitari di rischio, nonché Rt delle nostre province e città capoluoghi nella settimana appena conclusa».

Tale richieste «ci aiuteranno a conoscere la complessità dei fattori e dati che determinano le zone di inserimento e ci consentiranno di richiedervi, se confortati dagli stessi, l’applicazione di quanto previsto dall’art.3 comma 2 del Dpcm»

Alle 14 il governatore Fontana ha parlato con la stampa: «Si stanno diffondendo notizie false che creano confusione e uno stato di incertezza e agitazione nei cittadini lombardi del quale sicuramente non abbiamo bisogno, l’ordinanza firmata dal ministro Speranza ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga», ha detto Fontana quasi in risposta alla lettera.

«Solo successivamente - ha aggiunto - dopo almeno 2 settimane sulla scorta dell’evoluzione della situazione è possibile per i presidenti di regione chiedere misure di allentamento per determinasti territori».

«Questa interpretazione del Dpcm - ha spiegato Fontana - mi è stata confermata per telefono dallo stesso ministro». Nel punto stampa, il presidente di regione ha colto anche l’occasione per dire «ai cittadini lombardi, che hanno già fatto tanti sacrifici, che dobbiamo tenere duro ancora per un po’, agli imprenditori che subiranno un altro duro colpo dal lockdown garantisco che non arretrerò di un passo finchè il governo non avrà erogato le risorse promesse ed effettuato i ristori». Fontana ha concluso la sua dichiarazione ringraziando «il personale sanitario su cui ancora una volta pesa il lavoro più faticoso».

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