Menaggio e la casa di appuntamenti
Che viavai con la “zona rossa”

Il proprietario dell’appartamento ha convinto la escort a lasciare l’abitazione

Si parla, ma sarebbe meglio dire si mormora, a Menaggio, della vicenda della donna fatta sgomberare dalla sede in cui esercitava il mestiere più antico.

Anni addietro si vociferava che nel Porlezzese, terra di confine dove girano inevitabilmente più soldi, esercitassero alcune escort, anche se, come capita quasi sempre in casi simili, è difficile raccogliere prove concrete. E anche per quanto riguarda il caso di Menaggio, la donna in questione, stando a quanto avrebbero riferito alcuni suoi clienti, avrebbe scelto come sede il Comune centrolariano sulla scorta del rilancio in grande stile del turismo d’alto livello. Quel che è certo è che Gabriela, come si fa chiamare la escort in questione, non nasconde certo la propria attività, a dispetto dell’emergenza pandemica e della fascia rossa. Su un apposito sito di incontri hot si annuncia come “Gabriela, 30 anni, super novità a Menaggio”; il resto è un elenco inequivocabile di prestazioni, accanto al suo numero di cellulare.

La donna aveva affittato con regolare contratto un appartamento in una palazzina di via Nazario Sauro, la strada provinciale che conduce a Loveno e quindi a Plesio. Nonostante facesse tutto con una certa discrezione, senza dare troppo nell’occhio, giorno dopo giorno è andato in crescendo l’andirivieni di uomini da quella palazzina, tanto che gli inquilini hanno cominciato a porsi degli interrogativi. Quello che magari sarebbe passato inosservato in una città, insomma, in un paese ha cominciato a suscitare sospetti.

Una volta confrontatisi fra loro, ai vicini è bastato informarsi e tenere controllata meglio la situazione per fare uno più uno. Il proprietario di casa, messo al corrente, a quanto pare ha comunque preferito agire dapprima con le buone, invitando l’interessata a rescindere il contratto e ad andarsene. E lei, captato il messaggio, ha raccolto i suoi bagagli e se n’è andata altrove, evitando che potessero intervenire i carabinieri. Non tutti, come racconta anche la famosa canzone di De Andrè “Bocca di Rosa”, sono soddisfatti per il suo allontanamento.

(Gianpiero Riva)

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