
Cronaca
Giovedì 23 Marzo 2023
«No alle proibizioni per legge, ma servono forti garanzie»
Intervista Marco Annoni è coordinatore del comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi
No alle proibizioni ma gestione della delicatissima materia della “gravidanza per altri” con una serie di garanzie rigorose. È la posizione del Comitato etico della Fondazione Umberto Veronesi, di cui parla il coordinatore Marco Annoni.
Dottor Annoni, partiamo dalla questione delle trascrizioni dei figli di coppie omogenitoriali...
Il mio parere personale è che è un errore interrompere la trascrizione perché questo toglie tutele e diritti a delle persone senza aggiungerne a nessun altro.
Il dibattito ha poi investito il tema della maternità surrogata, il comitato etico che lei presiede che posizione assume?
Nel 2016 il comitato etico di Fondazione Veronesi ha pubblicato un parere, uno dei primi in Italia, in cui si è espressa sostanzialmente a favore. Quella che io preferisco chiamare “gestazione per altri” si distingue in due tipologie. Una è quella solidale, che viene cioè portata avanti per aiutare donne che non possono farlo per motivi di salute, e non si capisce perché lo Stato dovrebbe proibirlo o peggio bollarlo come crimine universale. La seconda modalità è quella in cui la maternità viene in qualche misura remunerata, magari con dei rimborsi, e anche in questa fattispecie il nostro parere è che un divieto assoluto sia sbagliato. Bisogna valutare caso per caso, e nel caso in cui esistano protezioni sufficientemente robuste, si debba riconoscere l’autodeterminazione delle donne sul proprio corpo. Fatte salve alcune garanzie, siamo pertanto contrari alle proibizioni e a considerare tutti i tipi di gestazione per altri come intrinsecamente sbagliati.
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