Emergenza coronavirus
Poesie, canzoni, disegni e ricette
Sul nostro blog spazio ai lettori

Uno spazio per voi - Basta una mail - Pubblicheremo online le vostre creazioni “casalinghe”. Guardale qui

Il coronavirus sposta ogni giorno l’orizzonte del traguardo un po’ più in là, ma anche se le notizie rassicuranti sono poche, sappiamo che una luce, alla fine di questo tunnel, ci illuminerà. Un po’ di ottimismo non fa male: basta vedere la risposta immediata che ha avuto la nostra proposta “Andrà tutto bene”, uno spazio sul sito www.laprovinciadicomo.it nato per ospitare i vostri contributi: fotografie, poesia, testi, pensieri, canzoni, ricette, tutto quanto state creando in questi lunghi giorni a casa.

Abbiamo ricevuto subito numerosissimi contributi all’indirizzo [email protected]. Guardali qui. I sorrisi dei bambini scaldano il cuore: quello di Filippo che costruisce arcobaleni di Lego, di Leonardo e Margherita che ci ricordano che “Tutto andrà bene”, della piccola Dora che lo ha scritto su una nuvola. Ma ci sono anche idee proprio per i bambini, idee d’autore, anzi, d’autrice. Giada Negri, illustratrice che sta per pubblicare due nuovi libri dedicati ai più piccoli, concepiti proprio per dissipare in loro la paura (ma senza abbassare la soglia d’attenzione) ci ha fatto dono di un progetto semplice, quanto graditissimo. Ha interpretato, secondo la propria sensibilità artistica, un classico per l’infanzia, eterno come può esserlo “Alice nel paese delle meraviglie” di Lewis Carroll. Tutti i personaggi del racconto da stampare e colorare per trascorrere qualche ora con i pastelli in mano. Ma non ci sono solo le speranze dei bambini, quelli per cui tutto questo sarà solo un ricordo di quel periodo in cui si doveva stare chiusi in casa, con la mamma e il papà sempre a disposizione, ma senza vedere gli amici.

Ci sono anche i comprensibili timori. Giuseppe, da Cantù, ci scrive: «Questo virus mi fa tanta paura, per me ma soprattutto per la mia famiglia. Poi penso a chi combatte ogni giorno con la malattia, a chi ha perso i propri cari senza nemmeno poterli salutare. Penso a tutti i medici, infermieri e a coloro che combattono e cercano di curare la povera gente malata. Se ne avessi la possibilità e fossi preparato professionalmente andrei in prima linea anch’io ma purtroppo l’unico aiuto che possono dare le persone come me è stare a casa e pregare per tutti».

Ettore, invece, ha voluto condividere un pensiero ispirato dalla visione della preghiera di Papa Francesco in una piazza San Pietro deserta. Questi contributi e molti altri li trovate sul nostro blog “Andrà tutto bene”. 
A. Bru.

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